Grazie L'Aquila. Squadra - tifosi, che empatia. Ora testa al Frosinone

L'analisi dopo la vittoria di Gubbio

07 Aprile 2014   15:54  

Se si potesse procedere ad una estrazione per parole chiave dei commenti, dei pensieri, delle esultanze dei tifosi rossoblù che ieri hanno goduto della vittoria di Gubbio, una parola balzerebbe agli occhi: grazie

L’ analisi del giorno dopo del successo umbro sorvola gli aspetti tecnici, per giunta meritevoli di commento giusto per una ventina di minuti, e si sofferma sul significato sociale della vittoria e sull’ afflato creatosi e rafforzatosi tra squadra e tifosi.

Brividi, emozioni, su tutto un sorriso autentico in una giornata tanto triste. Quattro gol per L’Aquila, per dirle di rialzarsi “con la sua gente accanto”, come recitava lo striscione dei Rbe.

Dunque, grazie ai giocatori che in campo hanno dimostrato da subito di volere una vittoria da dedicare. Grazie al tecnico, che ha capito cosa significa il calcio per questa città, grazie alla dirigenza ed alla società. E’ questo il senso dei commenti di chi ti ferma all’ autogrill per parlarti della gioia di ieri e per condividere certe sensazioni. E’ questo il senso di chi legge il giornale al bar e si immedesima a voce alta. E’ questo il senso delle centinaia di post, hastag e commenti che hanno invaso i social network.  

Tra i tifosi che affidano le proprie emozioni alla piazza virtuale di Facebook c’ è chi in uno squarcio di nuvole sopra Gubbio ha intravisto e filmato un cuore e chi ha contato nel settore ospiti 719 rossoblù, compresi i 309 angeli volati via quel maledetto 6 aprile.

E c’ è anche chi ha tenuto a ribadire che la mancata esultanza nei primi due gol era solo ed esclusivamente un modo per ricordare, insieme alle magliette nere indossate per mezzora, che L’Aquila ieri era una città in lutto.

Emozioni analoghe tra i giocatori. Che empaticamente non hanno mai vissuto qualcosa di analogo nella propria carriera.

“È passato un anno dall' infortunio – ha scritto Ciccio Agnello, rilanciato ieri da Pagliari e autore, come a Benevento, di un assist - Molti dicevano che era difficile riprendere, ricominciare come prima. Ma grazie alle persone che mi stanno vicino, sono ritornato più motivato di prima. Oggi si è vinto una partita particolare, importante per noi ma soprattutto per la città e per la maglia che indossiamo. La vittoria è dedicata alle 309 anime che da lassù ci hanno sostenuto. E che saranno sempre con noi!”

Sulla stessa lunghezza d’ onda il bomber Claudio De Sousa, proprio ieri arrivato in doppia cifra con la maglia rossoblù. “Oggi siamo tutti contenti, non era una partita come le altre per tutto il popolo aquilano. Entriamo nei play off a tre giornate dal termine continuando a sognare! E sono felice di aver contribuito insieme a tutti i miei compagni e lo staff tecnico a regalare dei sorrisi e delle gioie in un giorno cosi triste, per chi ha perso persone care in quella notte maledetta di 5 anni fa. Siamo tutti orgogliosi di aver fatto gioire, anche fosse stato solo per qualche minuto, questa gente. Il dolore in ricordo di quelle vittime di quella notte per chi ha vissuto, purtroppo, difficilmente passerà”. 

Insomma una vittoria di tutti. Dell’ Aquila città, dei tifosi e di un gruppo di ragazzi che sta dimostrando fino in fondo di avere doti caratteriali ed umane oltre a quelle tecniche. E del quale il popolo rossoblù deve dimostrare d’ andare fiero. Magari già dalla prossima trasferta di Frosinone, dove andranno in onda prove tecniche di play off. E dove L’Aquila merita di essere circondata d’ affetto. A prescindere dal risultato.  

Alessandro Fallocco

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore