#Greece: Vince il 'No', Continua il Sogno Greco. Tsipras Esulta, la Merkel Ruggisce

05 Luglio 2015   23:27  

Dalle ore 18 le urne sono chiuse, con il popolo greco che ha espresso la sua volontà attraverso il referendum per la permanenza in Europa. Un voto sul filo del rasoio che attende soltanto i conteggi per avere un verdetto definitivo, un risultato che condizionerà in un modo o nell'altro la politica e l'economia di tutto il continente.

I primi dati ufficiali diffusi dal ministero dell'Interno greco indicano che con il 52,35% delle schede scrutinate, il No al referendum in Grecia ottiene il 61,23 % contro il 38,77% dei Sì, secondo il sito del ministero dell'Interno ellenico.

L'uscita della Grecia dall'euro è ora lo scenario «più probabile». Lo afferma la banca britannica Barclays, secondo quanto riferisce Bloomberg.

Sale l'ottimismo sul fronte governativo riguardo all'esito finale del referendum, dove il «No» sembra in netto vantaggio. «Con questo risultato il primo ministro ha un mandato chiaro dal popolo greco», ha detto il portavoce dell'esecutivo ellenico Gavriil Sakellaridis all'emittente Ant1, invitando i greci all'unità nazionale.
«Il No non è una rottura con l'Unione Europea»: lo ha detto il premier Alexis Tsipras in tv. «I greci hanno fatto una scelta coraggiosa, che cambierà il dibattito in Europa».

Il governo greco non ha intenzione di emettere una moneta parallela. Lo ha assicurato il capo dei negoziatori greci Euclid Tsakalotos parlando alla Star Tv dopo il risultato del referendum. «Non penso che ci cacceranno via» dall'Euro, «siamo pronti a incontrarli già da stasera», ha aggiunto riferendosi ai creditori.

Un urlo di gioia nella sede di Syriza ha accolto i primi sondaggi sulle indicazioni di voto pubblicati in tv subito dopo la chiusura dei seggi per il referendum. In tanti hanno fotografato con i cellulari le schermate tv che rimandavano i primi dati, mentre alcuni dirigenti del partito invitano alla calma

Un nuovo programma di aiuti deve tenere conto della situazione di profonda crisi della Grecia e non può limitarsi alla dimensione finanziaria ma deve affrontare il bisogno di investimenti e le profonde riforme delle istituzioni economiche necessarie per rimettere l'economia greca sulla strada di una crescita sostenibile. Èla posizione del ministro Padoan, secondo fonti del Mef.


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