Green economy, Pezzopane: "Nel Ddl misure innovative per montagna"

16 Ottobre 2015   15:39  

"Stiamo mettendo a punto importanti strumenti per la green economy e L'Aquila e l'Abruzzo hanno carte importanti da giocare.

Ne e' testimonianza il fermento di nuove energie positive, emerse nei giorni scorsi al Festival della Montagna, che ha riscosso un notevole successo". Lo dichiara la senatrice PD, Stefania Pezzopane.

"Nei giorni scorsi, infatti, si e' concluso in Senato - aggiunge - l'esame da parte delle commissioni competenti del disegno di legge denominato "Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali".

Il testo, che ora passa all'esame dell'aula e che e' gia' stato approvato dalla Camera nel settembre dello scorso anno, rappresenta per molti versi un punto di svolta. Anzitutto, perche' e' la prima legge italiana dedicata alla green economy e introduce, inoltre, una serie di misure decisamente innovative, che anche alla luce del dibattito sullo sviluppo della montagna, che si e' tenuto di recente a L'Aquila, offre spunti interessanti su cui lavorare.

Nel testo in discussione si parla dei cosiddetti 'appalti verdi', di recupero e riciclo dei materiali, della riforma delle autorita' di bacino. Sono previsti interventi nel campo delle politiche di contenimento dei gas serra e delle biomasse, nel campo dei rifiuti, in materia di difesa del suolo, di accesso universale all'acqua. 

Il testo introduce e norma anche la disciplina dello scambio dei beni usati. Ma, soprattutto, vi e' un capitolo molto ampio dedicato alle politiche di sviluppo sostenibile e di tutela delle montagne, tale da configurarsi come una legge della green economy montana in miniatura.

Tra le novita' principali:
1) la conferma delle gestioni in autonomia del servizio idrico integrato per i comuni montani sotto i 1000 abitanti;
2) l'introduzione della "strategia nazionale sulla green community", che individua il valore dei territori rurali e di montagna, che intendono sfruttare in modo equilibrato le risorse principali di cui dispongono, tra cui in primo luogo acqua, boschi e paesaggio;
3) l'introduzione delle "oil free zone", nelle quali si sperimenta l'applicazione sul piano industriale di nuove ipotesi di utilizzo dei beni comuni, con particolare riguardo a quelli provenienti dalle zone montane, con l'obiettivo di una progressiva emancipazione di un determinato territorio dall'impiego delle fonti fossili;
4) la creazione di uno specifico fondo per la progettazione degli interventi di mitigazione dal rischio idrogeologico.

"Desidero ringraziare - conclude la senatrice - il relatore sen. Stefano Vaccari e tutti i colleghi senatori aderenti all'integruppo per la montagna, di cui faccio parte, per il lavoro di miglioramento e affinamento del testo, che potra' innescare sul territorio nazionale una politica organica di green economy, che punti a costruire un nuovo modello di sviluppo, all'interno del quale finalmente alle zone montane e rurali d'Italia viene riconosciuto quel naturale ruolo di straordinario polmone verde che esse svolgono nell'interesse complessivo".


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