Grieco, accusato dell'omicidio del pasticcere, si difende "Volevo solo ferirlo"

18 Maggio 2015   14:38  

 "Non volevo ucciderlo, volevo solo ferirlo. Quel giorno Orlando mi ha fatto cenno con la mano di avvicinarmi e ci siamo messi a discutere sui rumori generati dal locale.

Ero esasperato da questa situazione, e' volata qualche parola di troppo e a quel punto ho avuto una sorta di 'flash': ho preso il coltello e ho colpito Orlando alla spalle. Stava in piedi, si e' girato ed e' andato via. Non pensavo che potesse morire".

Si e' difeso cosi' Giovanni Grieco, 42 anni a ottobre, il buttafuori accusato di aver ucciso il 5 maggio scorso, a Pescara, il pasticciere Giandomenico Orlando, 67 anni, nel suo locale di via Puccini. Grieco, assistito dall'avvocato Paolo Marino, e' stato interrogato per circa due ore dal pm del Tribunale di Pescara, Rosangela Di Stefano.

L'interrogatorio si e' tenuto nel carcere 'Castrogno' di Teramo, dove il presunto omicida e' rinchiuso da circa due settimane.

Grieco ha, inoltre, raccontato al pm che dopo aver colpito il pasticciere e' andato via con la sua macchina e, dopo averla abbandonata, ha raggiunto Pineto (Teramo) in taxi.

Grieco ha anche riferito che portava sempre con se' il coltello in quanto sarebbe stato minacciato piu' volte, durante la sua attivita' di buttafuori.

Intanto, venerdi' scorso il gip di Pescara, Maria Michela Di Fine, su richiesta del pm Di Stefano, ha confermato per Grieco la custodia cautelare in carcere disposta dal gip di Teramo.

Ad occuparsi delle indagini e' stata la squadra mobile di Pescara mentre i carabinieri hanno rintracciato l'uomo, dopo alcune ore dall'omicidio, a Pineto. 


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