Gruppo consiliare PD, D'Alfonso assolto da tutto, il rammarico di come poteva essere Pescara oggi

14 Giugno 2013   13:43  

Un calvario personale di D’Alfonso ma anche di quella compagine politica che insieme a lui aveva cercato di dare un nuovo volto alla Città di Pescara addormentata da amministrazioni di centrodestra come quella di oggi.

Dopo che i cittadini avevano scelto nel 2003 di cambiare pagina eleggendo al secondo turno Sindaco Luciano D’Alfonso, quegli stessi cittadini avevano confermato nel 2008, con maggior vigore di prima, quel feeling dando a quello stesso Sindaco ed alla sua coalizione la fiducia di un secondo mandato amministrativo.
Purtroppo, gli avversari politici che non erano riusciti a scalzarlo con libere e democratiche elezioni hanno tentato la carta del dileggio e della denuncia, soprattutto in forma anonima, che hanno condotta la magistratura inquirente ad interessarsi e leggere l’operato di quella amministrazione.
Una lettura preceduta da provvedimenti giudiziari che hanno disarcionato una legittima compagine politica e che hanno consegnato alla Città qualche perplessità che ha consentito all’Avv. Luigi Albore Mascia, sconfitto appena 8 mesi prima con un distacco di quasi 25 punti, di incassare una elezione a Sindaco in un clima tutt’altro che sereno.
Al termine di quelle letture viene restituita alla Città di Pescara, a D’Alfonso, alle decine di migliaia di cittadini che lo hanno votato e rivotato e fatto vincere in ogni occasione ed alla sua amministrazione la verità.
Una verità che assolve senza più ombre le persone ma restituisce anche l’immagine di una amministrazione nata nell’interesse della collettività e che mai è venuta meno a quell’accordo preso con i cittadini al momento del voto.

Oggi il rammarico di tutti per quello che sarebbe potuto essere Pescara e di come oggi è.
Per il Gruppo Consiliare del P.D.
Il VCG Enzo Del Vecchio


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