I Sette Luoghi al Mondo che Rischiano la Catastrofe. C'è anche l'Italia

07 Maggio 2015   06:19  

Dopo il terremoto del Nepal in molti si chiedono quali siano i luoghi più pericolosi al mondo in cui la catastrofe è già stata annunciata.

Il primo è proprio il Nepal che si sviluppa a ridosso delle placche dell'Asia centrale proprio sotto l'Himalaya. La croce rossa neanche un anno fa aveva già lanciato l'allarme sul modo di costruire case senza alcun criterio antisismico, in un luogo dove in meno di 40 anni si sono verificati già quattro eventi sismici di magnitudo superiore al sesto grado (tanto per capire il terremoto aquilano del 2009 ha avuto grado 6.3 . Ndr).

Il secondo luogo c'è lo abbiamo in casa ed è nel Golfo di Napoli, il Vulcano più imponente d'Europa, il Vesuvio.
Sotto le sue pendici vivono ben 600mila persone e nell'area che potrebbe essere interessata da un'eventuale eruzione si estende Napoli, la terza città più popolata d'Italia.

L'ultima volta in cui il Vesuvio eruttò fu nel 1944: in quell'occasione, fortunatamente, la popolazione riuscì a mettersi in salvo e non ci furono vittime, a differenza del 1906, quando a morire furono circa cento persone.

La terza area di pericolo è la California negli Stati Uniti che da anni è in attesa del The Big One, un terremoto di proporzioni gigantesche, a causa della presenza della Faglia di Sant'Andrea, situata dove convergono la placca pacifica e quella nordamericana.

Ovviamente le scosse non possono essere previste nel breve termine, ma geologi e sismologi di tutto il mondo sono concordi nel ritenere che ci sia una percentuale di probabilità superiore al 90% che nei prossimi trenta anni avvenga un terremoto di magnitudo superiore ai 7 gradi della scala Richter.

Restando negli States come no parlare dell'Oklahoma e della sua Tornado Alley (strada dei tornado), il corridoio situato tra il Canada e il Texas dove vengono a incontrarsi la Corrente del Golfo del Messico e l'aria fredda proveniente da nord. Gli effetti sono spesso devastanti, e in media avviene un tornado catastrofico ogni 4-5 anni. Nel 2013, ad esempio, Oklahoma City e la zona circostante furono colpite da due diversi tornado che causarono rispettivamente 24 e nove vittime.

Sempre sull'Atlantico troviamo Haiti, già vittima del devastante terremoto del 2010, ma colpito spesso anche da tempeste e uragani.


Strano a credersi ma le Maldive sono fortemente a rischio perché con l'innalzamento del livello del mare di un centimetro l'anno e non avendo altitudine maggiore di un metro nel punto più alto rischiano in qualche decennio di scomparire completamente.

Infine, c'è la situazione poco felice dell'Indonesia. Circa l'8% della popolazione mondiale vive intorno a un vulcano, ma ci sono zone di questo paese che oltre a soffrire altre catastrofi naturali, come terremoti, tsunami e inondazioni, rischiano gravi conseguenze in caso di eruzioni. In una zona in cui si trovano ben trenta vulcani, molti dei quali in attività, come il Sinabung che lo scorso anno fece 15 vittime, vivono infatti circa 140 milioni di persone.


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