I disabili pronti a occupare la Regione: ''Subito i fondi per riabilitazione e vita indipendente''

13 Settembre 2013   17:27  

I disabili dell'associazione Carrozzine determinate Abruzzo sono pronti alla battaglia più dura e a occupare il Consiglio regionale martedi prossimo, per protestare contro i tagli al sociale con cui la maggioranza di Chiodi intende ''risanare'' il debito sanitario. 

I contenuti della giornata che si annuncia incandescente è stata presentata in conferenza stampa dal presidente e dal vicepresidente dell'associazione, Claudio Ferrante e Niclo Durante, che per l'occasione hanno indossato maglie da carcerati.

In particolare, l'associazione contesta il mancato rifinanziamento della legge 13/1989 relativa all'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati, i tagli indiscriminati alla riabilitazione fisioterapica, il mancato finanziamento della legge regionale sulla 'Vita indipendente', il fatto che la Consulta regionale sull'handicap dal 1995 non si sia mai riunita.

La verità dei numeri, è stato dimostrato in conferenza stampa è che i fondi destinati al Sociale, dal 2008 ad oggi, si sono dimezzati in Abruzzo di oltre il 50 per cento, tra provvedimenti del governo nazionale e di quello regionale.

La Regione Abruzzo inoltre è l'unica in Italia ad aver annullato, con un provvedimento retroattivo, i fondi della legge 13 del 1989 contro le barriere architettoniche.

E in questo modo circa duemila abruzzesi con disabilità non hanno percepito e non percepiranno i contributi finalizzati all'eliminazione delle barriere negli edifici privati. 

''In Abruzzo - incalza Ferrante in un intervista al quotidiano Il Tempo - non esistono più servizi per la disabilità e non c'è più rispetto per la dignità della persona. Ci sono bambini, che avrebbero bisogno di fare logopedia, costretti a sostenere liste d'attesa di oltre un anno. E' un lasso di tempo che può risultare decisivo per il loro recupero e che invece viene perso, con il rischio che si verifichino danni irreparabili. Ci sono famiglie che si sono indebitate per garantire la salute ai propri figli. D'altronde chi ha un'invalidità del 100% percepisce 270 euro al mese, ovvero quanto i politici, pagati per assumere queste scellerate decisioni, guadagnano nel giro di mezza giornata''

Chi è disabile e vuole curarsi non può che indebitarsi per rivolgersi alle cliniche private, che si arricchiscono sul dolore della gente e sulla (voluta?) latitanza del servizio sanitario pubblico.

"La Regione Abruzzo è bugiarda e viola i diritti umani - tuona Ferrante -  Sono anni che discutiamo e tutti ci avevano assicurato il rispetto della nostra vita, ma questo non è mai avvenuto. Di cosa parliamo? Di disprezzo? Di inciviltà? Lanciamo un appello a tutti i sindaci, ai cittadini, alle associazioni e alle istituzioni, affinché martedì siano al nostro fianco".

Prende le difese della maggioranza il consigliere Pdl Ricardo Chiavaroli: ''Da parte nostra – spiega - c’è il massimo impegno a trovare una soluzione ai disagi che purtroppo si sono trovati ad affrontare i disabili. La verità – rimarca Chiavaroli – è che non abbiamo mai smesso di occuparci di queste problematiche, di cui siamo perfettamente consapevoli. E’ inutile negarlo: c’è un problema di risorse finanziarie, complicato da superare a causa del taglio dei trasferimenti statali che fino ad oggi, anche quando la Regione era governata dal centrosinistra, servivano a finanziare sia questo tipo di interventi, sia le prestazioni riabilitative. E’ dunque troppo facile oggi scaricare le responsabilità sugli avversari: è semplice assicurare tutti i servizi quando a pagarli è lo Stato. Adesso gli oneri gravano sul già magro bilancio della Regione, ma sono certo che il Consiglio regionale individuerà il percorso più adatto per recuperare uno stanziamento il più possibile adeguato per superare le difficoltà attuali”.

Dichiara la deputata del Pd Vittoria D'Incecco, componente della Commissione Affari sociali della Camera, che annuncia il suo sostegno alla manifestazione del 17 settembre, a L'Aquila, promossa dall'Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo.

" E' arrivato il momento - prosegue la parlamentare - di voltare pagina e dare risposte al mondo della disabilità.

Martedì presenterò un'interrogazione parlamentare per portare all'attenzione del Governo l'inaccettabile condizione, in cui sono costretti a vivere i cittadini abruzzesi disabili e trovare una soluzione concreta alle difficoltà quotidiane di tante famiglie".

 


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