I luoghi del G8, gente in fila per vedere la camera di Obama

La caserma è da oggi luogo di pellegrinaggio

11 Luglio 2009   13:55  

Eccola la caserma di Coppito il giorno dopo. La gente è in fila per visitare quello che è stato il centro del mondo e delle decisioni più importanti. In coda sotto il sole dalle prime ore della mattina famiglie, anziani, anche un gruppo di suore. Superato il varco dove gli uomini della Guardia di Finanza ontrollano tutto e tutti come se il G8 non fosse ancora finito, si sale su una navetta che accompagna i civili per prima cosa agli hotel Roma e Milano, che hanno ospitato i presidenti di Francia, Italia, Russia e Stati Uniti.
Questo è l'appartamento che ha ospitato il presidente Sarkozy e Carla Bruni, salendo le scale al quarto piano ci sono le stanze dove ha alloggiato il russo Medvedev, negli altri appartamenti dell'hotel Milano, c'erano i collaboratori più stretti dei due capi di stato. Più giù l'hotel Roma, dove al primo piano c'è l'appartamento dove ha alloggiato il presidente del Consiglio Berlusconi e al quarto quello più atteso dai visitatori, le stanze che hanno ospitato il presidente americano Obama, piccolo appartamento di lusso dotato di ogni comfort e di una piccola palestra dove il primo presidente afroamericano si è allenato nei tre giorni del vertice.
Il giro prosegue nella sala dove i grandi della terra si sono riuniti, che ieri, ultima giornata del vertice, ha ospitato il G20. È qui che è stato posizionato il guerriero di Capestrano, davanti alla sua imponente e affascinante presenza sono passati gli uomini e le donne più potenti della terra. L'Abruzzo è quindi presente anche in questa sala, sul cui sfondo campeggia una gigantografia della catena del Gran Sasso.
Dietro questa scenografia hanno lavorato senza sosta gli interpreti che si alternavano ogni trenta minuti durante le riunioni del vertice.
Ma cosa ha lasciato il G8 alla città dell'Aquila. Questa la domanda che si pongono i terremotati, quelli che in questi giorni hanno vissuto una condizione surreale e di disagio fra strade e negozi chiusi e città militarizzata. Certamente è stato un grande spot per la città ferita – dicono in molti – ma non è detto che le campagne promozionali siano sempre efficaci. Al di là dell'aeroporto ampliato che resterà e di qualche strada alla quale è stato rifatto il manto di asfalto, dunque, i reali benefici portati dalla presenza dei grandi, sono ancora tutti da riscontrare.
Polemiche si registrano, infine, fra le hostess che denunciano di aver lavorato a Coppito in questi giorni senza contratto firmato e senza assicurazione, e di aver scoperto solo alla fine delle dure giornate lavorative che il contratto, retrodatato, prevedeva una paga inferiore a quella pattuita.

Marco Signori

Guarda la caserma di Coppito alla vigilia del G8


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