Eccola la
caserma di Coppito il giorno dopo. La gente è in fila per visitare
quello che è stato il centro del mondo e delle decisioni più
importanti. In coda sotto il sole dalle prime ore della mattina
famiglie, anziani, anche un gruppo di suore. Superato il varco dove
gli uomini della Guardia di Finanza ontrollano tutto e tutti come se
il G8 non fosse ancora finito, si sale su una navetta che accompagna
i civili per prima cosa agli hotel Roma e Milano, che hanno ospitato
i presidenti di Francia, Italia, Russia e Stati Uniti.
Questo è
l'appartamento che ha ospitato il presidente Sarkozy e Carla Bruni,
salendo le scale al quarto piano ci sono le stanze dove ha alloggiato
il russo Medvedev, negli altri appartamenti dell'hotel Milano,
c'erano i collaboratori più stretti dei due capi di stato. Più giù
l'hotel Roma, dove al primo piano c'è l'appartamento dove ha
alloggiato il presidente del Consiglio Berlusconi e al quarto quello
più atteso dai visitatori, le stanze che hanno ospitato il
presidente americano Obama, piccolo appartamento di lusso dotato di
ogni comfort e di una piccola palestra dove il primo presidente
afroamericano si è allenato nei tre giorni del vertice.
Il giro
prosegue nella sala dove i grandi della terra si sono riuniti, che
ieri, ultima giornata del vertice, ha ospitato il G20. È qui che è
stato posizionato il guerriero di Capestrano, davanti alla sua
imponente e affascinante presenza sono passati gli uomini e le donne
più potenti della terra. L'Abruzzo è quindi presente anche in
questa sala, sul cui sfondo campeggia una gigantografia della catena
del Gran Sasso.
Dietro
questa scenografia hanno lavorato senza sosta gli interpreti che si
alternavano ogni trenta minuti durante le riunioni del vertice.
Ma cosa ha
lasciato il G8 alla città dell'Aquila. Questa la domanda che si
pongono i terremotati, quelli che in questi giorni hanno vissuto una
condizione surreale e di disagio fra strade e negozi chiusi e città
militarizzata. Certamente è stato un grande spot per la città
ferita – dicono in molti – ma non è detto che le campagne
promozionali siano sempre efficaci. Al di là dell'aeroporto ampliato
che resterà e di qualche strada alla quale è stato rifatto il manto
di asfalto, dunque, i reali benefici portati dalla presenza dei
grandi, sono ancora tutti da riscontrare.
Polemiche si
registrano, infine, fra le hostess che denunciano di aver lavorato a
Coppito in questi giorni senza contratto firmato e senza
assicurazione, e di aver scoperto solo alla fine delle dure giornate
lavorative che il contratto, retrodatato, prevedeva una paga
inferiore a quella pattuita.
Marco Signori