I prestiti scaccia crisi degli italiani

13 Luglio 2016   09:56  

Automobili, moto, telefoni cellulari e viaggi. Questi sono i beni che gli italiani scelgono di acquistare affidandosi ai prestiti secondo il barometro Crif, che nel mese di giugno ha mostrato un significativo aumento del +6.5% nella tendenza. Per molti si tratta del segno di una fiducia ritrovata, un segnale che gli italiani credono nella ripresa economica. La domanda di prestiti da inizio anno ha infatti registrato un +8.4% rispetto allo stesso periodo del 2015, segno che gli italiani stanno investendo in mezzi di trasporto e tecnologia con l'idea di diluire il pagamento, senza privarsi dei beni a monte.

Il numero delle richieste di prestiti veloci finalizzati all'acquisto di beni e di servizi hanno raggiunto un trend positivo nel suo complesso, superando di poco la percentuale del +13% rispetto al 2015, mentre i prestiti personali che si propongono più lunghi e corposi hanno registrato una crescita del +3.1%. L'accelerazione si è manifestata in questo inizio di secondo trimestre, grazie ad un'esplosone del settore automobilistico.

Quale l'importo medio chiesto dagli italiani per i loro acquisti?

Secondo i dati raccolti il prestito medio richiesto ammonta a 5.533 euro per i prestiti dedicati a beni e servizi, mentre il valore medio dei finanziamenti personali ammonta a 12.452 euro.
Di base si tratta di somme inferiori ai 5mila euro e dilazionabili in periodi di tempo superiori ai 5 anni. Meno denari e più mesi per pagare quindi, un trend che si rispecchia anche nei finanziamenti personali. La fascia di età più interessata è quella compresa fra i 35 e i 54 anni, mentre il 18% della forbice va ricercato nei giovani dai 18 ai 35 anni. E’ quanto emerge dai dati elaborati dal portale MrFinanza.

Dopo il lungo periodo di crisi che ha portato ad una stretta pianificazione familiare, il segno 'più' registrato dai prestiti segna un andamento positivo per l'economia del nostro paese, perché si tratta di una pratica che dimostra un'apertura fiduciosa sul futuro. La volontà di contrarre dei debiti, anche se di lieve entità, per l'acquisto di beni e servizi dimostra infatti che gli italiani hanno la possibilità di onorare il pagamento e sperano in un miglioramento delle condizioni di vita, quindi in un futuro più brillante e senza privazioni di sorta.

 


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