INAIL: Giuseppe Lucibello, a 'L'Economia Prima di Tutto': "In calo infortuni e morti sul lavoro"

-9% denunce nel 2012 e -3% incidenti mortali

27 Febbraio 2013   10:09  

Nel 2012 sono state presentate 654 mila denunce di infortuni sul lavoro con una riduzione di circa il 9% rispetto alle 726 mila denuncie del 2011; in calo le "morti bianche": lo scorso anno e si sono registrati 820 casi mortali con un calo del 3% rispetto al 2011.

Lo ha reso noto il direttore generale dell'Inail, Giuseppe Lucibello, ospite di "L'Economia Prima di Tutto" su Radio1 Rai.

Anticipando i dati che saranno resi noti ad aprile, Lucibello ha annunciato che il trend discendente per infortuni e morti sul lavoro viene confermato anche nel 2012.

"Al 31 dicembre 2012 - ha spiegato - ci risulta una cifra di 654 mila denunce di infortuni sul lavoro: ci sara' un assestamento di questi dati ma quello che possiamo anticipare e' che si registra una riduzione di circa il 9% rispetto alle 726 mila denuncie del 2011".

Lucibello ha sottolineato che sono in diminuzione anche le "morti bianche": "Nel 2012 abbiamo registrato 820 casi mortali - spiega il direttore generale dell'Inail - e anche se ricordo che dal punto di vista statistico dobbiamo aspettare 180 giorni dalla fine dell'anno, posso anticipare che sul fronte delle morti sul lavoro registriamo un ulteriore calo: stimiamo di non superare in ogni caso 870 incidenti mortali, con una flessione di almeno il 3% rispetto agli 893 morti registrati nel 2012". 

La crisi, ammette l'Inail, pesa molto su questa riduzione: "la diminuzione dell'attivita' produttiva ha pesato nel 2012 su questo calo piu' di quanto sia avvenuto nel 2011: si puo' quantificare in una quota pari a circa il 50% di questa riduzione degli infortuni". 

Lucibello, che individua nell'agricoltura e alcuni settori dell'industria gli ambiti dove e' necessario fare piu' sforzi per controlli e prevenzione chiede al prossimo governo, qualunque esso sia, di mantenere la massima attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro:

"Le priorita' del welfare nell'ultimo periodo sono state probabilmente altre - spiega - ma il prossimo governo deve rimettere al centro l'idea che investire in sicurezza conviene: per farlo pero' non bastano le risorse che abbiamo nel sistema".

 

immagine di repertorio


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