Idea D'Alfonso, ai Parchi un noto sostenitore della caccia, ma Di Matteo non accetterà

23 Giugno 2014   12:21  

A dieci giorni dall'insediamento di Luciano D'Alfonso come Governatore abruzzese ed a quattro giorni dalla presentazione della sua Giunta senza deleghe iniziano a fuoriuscire i primi malumori nella maggioranza.

Concluso l'accordo con Paolo Gatti, il consigliere più votato eletto nelle fila di Forza Italia nella circoscrizione di Teramo, per la poltrona di vice Presidente del Consiglio Regionale.

Assegnato, non senza malumori, il ruolo di capogruppo PD al fedelissimo di Tomaso Ginoble, il teramano Sandro Mariani.

Ora l'attenzione si sposta per l'assegnazione delle deleghe più importanti, quelle di assessori.

Già proclamato Silvio Paolucci responsabile del Bilancio e della Sanità (con una forte ingerenza dello stesso Governatore .ndr), gli altri "se la giocano" e le ultime novità vogliono:

Attività Produttive al vice presidente esterno l'aquilano Giovanni Lolli;

Agricoltura a Dino Pepe il teramano più votato;

Trasporti all'unico non PD, Mario Mazzocca;

Affari sociali a Marinella Sclocco unica donna in forza della quota rosa di Giunta;

Urbanistica, CRAM e Parchi a Donato Di Matteo, che da sempre si professa contro i vincoli del parco e medico a cui piace la caccia.

Da voci di corridoio il più scontento è, naturalmente, Donato Di Matteo che con i suoi 6500 voti va a ricoprire un ruolo che non sente suo (tranne il CRAM del quale è stato presidente con Del Turco).

Si vocifera anche una grossa delusione di Scelta Civica che potrebbe votare addirittura contro la maggioranza per la scelta del Presidente del Consiglio, Giuseppe Di Pangrazio.

 


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