Il 17 Segna il 17. Eder Sfata La Sfortuna, Segna e Fa Vincere l'Italia. Italia - Svezia 1 a 0

18 Giugno 2016   10:20  

Missione compiuta. L'Italia batte la Svezia 1-0 e vola agli ottavi di finale di Euro 2016. La Nazionale di Antonio Conte, dopo l'esordio vittorioso contro il Belgio, concede il bis raccogliendo il massimo al termine della sfida avara di emozioni. Il gol capolavoro di Eder, che con la prodezza confezionata all'88' riscatta la prestazione opaca, proietta la Nazionale a 6 punti nella classifica del Gruppo E. Per fare strada nella fase ad eliminazione diretta servirà un'altra Italia. Intanto, il primo step è stato completato: 2 vittorie e zero gol subiti. Nemmeno Ibrahimovic, a Tolosa, riesce a sfondare il bunker tricolore.

L'attaccante prova a farsi vivo già con la prima azione offensiva degli scandinavi. Sul cross di Olsson, però, è provvidenziale l'anticipo di Chiellini. Nessun allarme dall'altra parte: i cross di Eder e Candreva non creano pericoli alla porta di Isaksson. L'estremo difensore svedese compie senza problemi la prima parata del pomeriggio sul rasoterra soft di Florenzi all'11'. Buffon, invece, si sporca i guanti al 17' per bloccare il tiro-cross di Karlsson. L'Italia fatica ad uscire dalla propria metà campo contro avversari che, senza entusiasmare, propongono un gioco lineare. Conte dalla panchina invita i suoi ad alzare ritmo e intensità, ma le indicazioni del ct non sembrano sortire effetti. La fase offensiva dell'Italia è impalpabile: Pellè e Eder non toccano palla, non è un caso se Zaza comincia a scaldarsi ben prima dell'intervallo. Se gli azzurri non brillano, la Svezia non ruba l'occhio. Ibra deve arretrare per trovare spazio: al 39' innesca la manovra che porta al tiro di Guidetti, mira sballata e palla in curva. Lo 0-0 resiste fino all'intervallo senza scossoni.


L'avvio di ripresa, senza novità nelle formazioni, propone la prima vera combinazione Eder-Pellè: l'oriundo suggerisce, il centravanti conclude alto al 48'. Rispetto alla prima frazione, gli azzurri provano a fare la partita. La qualità dello spettacolo in realtà non migliora granché: ad animare la cronaca, si fa per dire, provvedono due cross bassi di Candreva intercettati da Isaksson al 55'. Al 59' un rimpallo casuale potrebbe trasformarsi in una ghiotta chance per Parolo: il controllo è pessimo e il pallone sfila sul fondo. Conte prova a cambiare qualcosa: fuori Pellè, dentro Zaza dopo un'ora di gioco. Nell'altra metà campo, chi si aspetta un lampo da Ibra rimane deluso: il numero 10 fa a sportellate con la difesa tricolore e, complice la scarsa collaborazione dei compagni, non arriva mai al tiro fino al 72'. Sul cross tagliato proveniente da sinistra, ad un metro dalla linea di porta la star spedisce alle stelle: per sua fortuna, il fuorigioco segnalato dall'assistente annulla l'azione e cancella l'errore. Quando gli sbadigli sono gli assoluti padroni del campo, arriva la decisiva fiammata finale. Parolo si inserisce nell'area avversaria, colpo di testa perfetto e la traversa salva Isaksson all'82'. Nulla, invece, aiuta il portiere svedese all'88'. Eder, un fantasma per tutto il match, raccoglie il pallone sulla sponda di zaza e entra in area: destro chirurgico a fil di palo, 1-0. La Svezia non ha la forza per reagire: un paio di mischie non bastano per spaventare Buffon, l'Italia vince e va avanti.


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