Il 52% degli italiani e disposto a pagare di più per Brand Sostenibili

21 Ottobre 2015   11:52  

 In Italia i consumatori disposti a pagare un premium price per brand sostenibili sono il 52%, in sensibile crescita dal 44% del 2013 e dal 45% del 2014. A livello globale il dato sale al 66%, in crescita accelerata di 11 punti percentuali rispetto al 2014 e di 16 punti dal 2013.

In Europa il dato si attesta al 51% (2014 40%; 2013 37%). E' quanto emerge da una riceca dalla Nielsen Global Survey of Corporate Social Responsibility and Sustainability condotta su un campione di 30.000 individui in 60 Paesi. 
   
A livello globale, secondo Nielsen, le aziende impegnate nella sostenibilita' ambientale e sociale hanno fatto registrare nel 2015 una crescita del fatturato pari al 4%, a differenza di quelle scoperte su questo versante, il cui giro d'affari e' incrementato meno dell'1%. Il 65% delle vendite totali nel largo consumo provengono da marche impegnate con l'ambiente o il sociale.  

Nei 60 mercati presi in esame dalla ricerca, in media le fasce d'eta' maggiormente propense a pagare di piu' per la sostenibilita' sono quelle dei Millennials (21- 34 anni) e della generazione Z (15-20 anni).

La prima si posiziona al 73% nel 2015 (in crescita del 50% rispetto al 2014), la seconda al 72% (era il 55% nel 2014). Mettendo a confronto la disponibilita' finanziaria dei consumatori attenti alla sostenibilita' emerge un dato sorprendente a livello globale. Infatti sono maggiormente disposti a pagare di piu' per il prodotto con brand sostenibile quanti guadagnano 20 mila dollari all'anno rispetto a coloro che dichiarano entrate per 50 mila (68% contro 63%). 

"I consumatori - ha dichiarato l'amministratore delegato di Nielsen Italia, Giovanni Fantasia - hanno raggiunto un grado di responsabilita' sociale e ambientale determinante anche nel momento dell'acquisto.

Nello stesso tempo, si attendono il medesimo impegno da parte dei produttori. Per questo motivo la sostenibilita' dei beni di largo consumo e' da considerarsi non piu' solo un valore aggiunto del prodotto e del brand, bensi' un requisito essenziale.

Non si puo' parlare della sostenibilita' come di un semplice differenziale di marketing. Essere sostenibili comporta per l'azienda il consolidamento della fedelta' alla marca, soprattutto quando il cliente appartiene alla fascia dei Millennial e della generazione Z, particolarmente attente a questi aspetti nel momento in cui si avvicinano allo scaffale.

Ambiente, impegno sociale, freschezza degli ingredienti - ha aggiunto Fantasia - sono le declinazioni dell'unico concetto di sostenibilita', che posiziona l'azienda come big player sia a livello nazionale sia globale grazie alla reputazione acquisita dal marchio".


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