Il Centro Esce dal Gruppo Espresso. Lo Compra Pierangeli (Rete 8 e Cliniche) Sciopero dei Lavoratori

Il Presidente Luciano D'Alfonso Esulta

08 Settembre 2016   08:06  

Il Gruppo Espresso cede il quotidiano 'il Centro'. Lo comunica il Gruppo aggiungendo di avere definito gli accordi per la cessione del quotidiano d'Abruzzo e per 'la Città di Salerno'. La nuova editrice de 'il Centro' - quotidiano con 4 edizioni, Pescara; L'Aquila-Avezzano-Sulmona; Chieti e Teramo - farà capo agli imprenditori Luigi Pierangeli, Cristiano Artoni, Alberto Leonardis e Luigi Palmerini. "Le operazioni - spiega una nota del Gruppo Espresso - si inseriscono nel piano di deconsolidamento teso a garantire il rispetto delle soglie di tiratura previste dalla normativa in vigore, nella prospettiva della futura integrazione con la Stampa ed Il Secolo XIX. Il passaggio avrà efficacia, una volta esperite le procedure previste dalla legge e dai contratti collettivi, entro il 31 ottobre 2016".

D'ALFONSO - "Sono profondamente contento che ci sia un editore già titolare di esperienza comunicativa", ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso.

Pallotta (Odg Abruzzo),subito incontro su organico

"Quello che avevamo paventato si è realizzato. Il Gruppo Espresso vende 'il Centro' senza alcun coinvolgimento del corpo redazionale, smentendo fino all'altro giorno la possibilità di vendita del quotidiano".
Così il presidente dell'Ordine dei Giornalisti d'Abruzzo, Stefano Pallotta, in merito all'annuncio dell'avvenuta cessione del quotidiano d'Abruzzo, 'il Centro', a una cordata di imprenditori, tra cui Luigi Pierangeli, che è anche editore dell'emittente regionale Rete8 e proprietario di cliniche private.
"Siamo vicini alla protesta dei redattori e dei collaboratori de 'il Centro' e auspichiamo immediatamente - ha proseguito Pallotta - un incontro con la nuova società editrice di cui fanno parte imprenditori, che nel campo hanno una pluriennale esperienza, per verificare le intenzioni editoriali ed anche l'intangibilità dell'attuale organico del giornale".

Cdr Coordinamento Finegil, due giorni di sciopero

I giornali locali del gruppo editoriale Finegil-Espresso hanno proclamato due giorni di sciopero, oggi, mercoledì 7 settembre, e domani giovedì 8 settembre, per contestare la scelta dell'editore di cedere ad altri imprenditori due quotidiani storici del Gruppo, "il Centro" di Pescara e "la Città" di Salerno. Lo rende noto un comunicato dei Cdr del Coordinamento Finegil.
"I colleghi di Pescara e di Salerno - informa la nota - sono stati informati oggi, con modalità inusuali e inaccettabili, in una videoconferenza, che le loro testate sono state vendute e che quindi, dal 31 ottobre, non saranno più all'interno del gruppo Espresso. L'operazione coinvolge a Pescara 31 giornalisti e 27 poligrafici, a Salerno 13 giornalisti, un part time e 5 tra poligrafici e amministrativi".
"La decisione è stata presa, ha comunicato l'editore, per poter portare a compimento la fusione con Itedi, la società che edita La Stampa e il Secolo XIX. Non una scelta imprenditoriale, ha detto l'amministratore delegato, ma obbligata dalla normativa. Di fatto il Gruppo Espresso - si legge ancora nella nota - ha scelto di abbandonare il centro sud e di smantellare il patrimonio di giornali locali che in questi anni di crisi ha dimostrato di essere il cuore e la cassaforte dell'intero gruppo, a sostegno anche di Repubblica. Tutto questo nonostante i Cdr del Coordinamento Finegil avessero espressamente chiesto all'editore di non percorrere facili soluzioni di questo tipo, e di evitare lo smembramento di un gruppo composto da 18 testate, un patrimonio unico in tutto il panorama editoriale del paese che, così, inizia a perdere consistenza. L'editore nell'ultimo incontro aveva rassicurato i Cdr sul fatto che ogni sforzo in questa direzione sarebbe stato fatto: oggi, invece, comunica la cessione di due testate".
I Cdr del Coordinamento Finegil, "nell'esprimere solidarietà ai colleghi della Città e del Centro, manifestano grandissima preoccupazione per il loro futuro e di tutto il gruppo editoriale. Il Coordinamento chiede pertanto che venga illustrato quale piano industriale soggiace al progetto di fusione che, si sapeva dall'inizio, imponeva un ridimensionamento del numero delle copie. E che venga illustrato nei modi, nei luoghi e nei tempi opportuni, non certo in video conferenza ma con una convocazione urgente del Coordinamento dei Cdr. Chiediamo inoltre che la Federazione nazionale della stampa si attivi immediatamente per garantire ai colleghi di Centro e Città le massime tutele sindacali e contrattuali".

Cdr e Rsu 'Il Centro', sciopero oggi e domani

Dopo la comunicazione del Gruppo Espresso dell'avvenuta cessione della testata Il Centro e del Centro stampa di Pescara, l'assemblea dei giornalisti e la Rsu, "all'unanimità, hanno proclamato due giornate di sciopero, per oggi e domani, viste le incertezze che coinvolgono i trenta giornalisti, i 35 poligrafici e le decine di collaboratori. La stessa assemblea ha dato mandato al Cdr per un pacchetto di ulteriori tre giorni di sciopero da attuare con modalità e tempi da stabilire".
Così, in una nota, scrivono Cdr e Rsu del quotidiano d'Abruzzo 'il Centro' che aggiungono: "Ovviamente questa forma di protesta non è indirizzata al nuovo gruppo imprenditoriale che intende investire risorse sulle nostre professionalità". "Secondo quanto ci è stato riferito nella giornata odierna dai vertici del Gruppo Espresso con modalità inusuali e inaccettabili - è un altro passo della nota - gli acquirenti fanno capo a una società ancora da costituire composta dagli imprenditori Luigi Pierangeli, Cristiano Artoni, Luigi Palmerini e Alberto Leonardis. Con l'accordo chiuso nella tarda serata di martedì 6 settembre la nuova proprietà si insedierà ufficialmente dal primo novembre 2016. All'unanimità, sia i giornalisti che i poligrafici esprimono delusione, rammarico e amarezza per i modi e i termini con cui è stata portata avanti l'operazione, sulla quale, al momento, non sono stati forniti ulteriori dettagli. Da diversi mesi si sono rincorse ipotesi sulla cessione del Centro e in tutte le occasioni in cui abbiamo chiesto chiarimenti ci è stato sempre risposto che si trattava solo di voci. Nell'ultimo incontro del primo luglio scorso a Roma, tra l'azienda e il Coordinamento dei Cdr dei quotidiani Finegil, era stato assicurato che ci sarebbe stata la massima condivisione di tutte le eventuali operazioni da portare avanti.
E l'ipotesi della cessione dei quotidiani locali era soltanto una possibilità e non una probabilità. Da quel giorno soltanto silenzio, fino a questa mattina".
"I dipendenti del Centro per anni si sono sobbarcati carichi di lavoro ben oltre quelli previsti dal contratto nella speranza di poter tutelare il posto di lavoro e di restare all'interno di un gruppo consolidato come quello dell'Espresso. Ricordiamo che il Centro ha una storia trentennale che l'ha portato ad essere il polo di informazione leader nella regione Abruzzo. Ricordiamo altresì che dopo il terremoto dell'Aquila l'ingegner Carlo De Benedetti, Presidente onorario del Gruppo Espresso, si era speso personalmente, nelle due visite fatte nella redazione di Pescara, per garantire il futuro e la continuità del giornale". "I giornalisti e i poligrafici si sentono traditi - si legge ancora nella nota - dopo trenta anni in cui hanno, da zero, lanciato e affermato il Centro in Abruzzo".

Fnsi, condividiamo preoccupazione colleghi Finegil

"La decisione del Gruppo editoriale L'Espresso-Finegil di cedere a due cordate di imprenditori locali i quotidiani 'Il Centro' di Pescara e 'La Città di Salerno' conferma che i timori legati all'operazione di fusione con il gruppo Itedi, editore della Stampa e del Secolo XIX, non erano infondati". A sottolinearlo in una nota è Raffaele Lorusso, segretario generale della Federazione nazionale della stampa che, "nello schierarsi al fianco dei giornalisti delle testate locali del gruppo, condividendone i motivi di preoccupazione", "ritiene indispensabile avviare fin da subito un confronto con l'azienda sul piano industriale, del quale non si conoscono ancora i contenuti, oltre che sulle strategie di sviluppo e di rilancio delle singole testate e dell'occupazione". "Non è infatti accettabile che le economie di scala connesse alle operazioni di aggregazione in atto nel settore editoriale, delle quali quella fra il gruppo L'Espresso e il gruppo Itedi è sicuramente la più rilevante, si traducano in tagli all'occupazione - continua Lorusso - e nella riduzione del pluralismo dell'informazione e dell'autonomia delle singole testate". La Fnsi "incontrerà i Comitati di redazione delle testate del gruppo L'Espresso-Finegil, insieme con le Associazioni regionali di stampa interessate, nella giornata di martedì 13 settembre.
Nel frattempo, ha già inviato una richiesta di incontro al gruppo L'Espresso e ribadisce il proprio impegno ad assistere i colleghi del Centro e della Città affinché i passaggi di proprietà delle testate avvengano nel pieno rispetto dei diritti dei lavoratori previsti dall'articolo 2112 del codice civile e dell'articolo 30 del contratto nazionale di lavoro giornalistico", conclude la nota.

Di Stefano (Fi),conflitto solo per Cav?

"Sapere che il presidente del maggior gruppo della sanità abruzzese, oltre ad essere proprietario della più diffusa tv privata locale, acquisisce anche la proprietà del maggior quotidiano della nostra regione, mi lascia perplesso". Lo afferma il deputato di Fi Fabrizio Di Stefano in merito all'acquisizione del quotidiano 'il Centro' da parte del gruppo che fa capo all'imprenditore della sanità abruzzese Luigi Pierangeli, ed ad altri tre, Cristiano Artoni, Alberto Leonardis e Luigi Palmerini.
"Non ho nulla contro la sanità privata e men che meno contro il gruppo specifico ma, quando leggo poi che il presidente della Regione Abruzzo è 'profondamente contento' di ciò, resto sconcertato: ma il conflitto d'interessi - si chiede Di Stefano - valeva solo per Berlusconi? Se poi ricordo che questa Regione, a guida Centrosinistra sta facendo scelte scellerate sulla sanità che penalizzano fortemente il pubblico lasciando intonsa la sanità privata, a cui vengono fatte grosse concessioni, allora mi preoccupo non poco. Che la sinistra fosse questa lo sapevo, ma che perfino i sindacati fossero scomparsi in Abruzzo mi lascia senza parole".

LA NOTA DEL COMITATO DI REDAZIONE E DELLA RSU DEL QUOTIDIANO IL CENTRO

Nella giornata odierna il Cdr e la Rsu del quotidiano il Centro sono stati convocati dall’azienda per la comunicazione dell’avvenuta cessione della testata e del Centro stampa di Pescara. Secondo quanto ci è stato riferito dai vertici del Gruppo Espresso con modalità inusuali e inaccettabili, gli acquirenti fanno capo a una società ancora da costituire composta dagli imprenditori Luigi Pierangeli, Cristiano Artoni, Luigi Palmerini e Alberto Leonardis. Con l’accordo chiuso nella tarda serata di martedì 6 settembre la nuova proprietà si insedierà ufficialmente dal primo novembre 2016.
I redattori del quotidiano il Centro e la Rsu dei poligrafici si sono successivamente riuniti in assemblea per un esame della situazione alla luce delle comunicazioni fornite dal Gruppo Espresso. All’unanimità, sia i giornalisti che i poligrafici esprimono delusione, rammarico e amarezza per i modi e i termini con cui è stata portata avanti l’operazione, sulla quale, al momento, non sono stati forniti ulteriori dettagli. Da diversi mesi si sono rincorse ipotesi sulla cessione del Centro e in tutte le occasioni in cui abbiamo chiesto chiarimenti ci è stato sempre risposto che si trattava solo di voci. Nell’ultimo incontro del primo luglio scorso a Roma, tra l’azienda e il Coordinamento dei Cdr dei quotidiani Finegil, era stato assicurato che ci sarebbe stata la massima condivisione di tutte le eventuali operazioni da portare avanti. E l’ipotesi della cessione dei quotidiani locali era soltanto una possibilità e non una probabilità. Da quel giorno soltanto silenzio, fino a questa mattina quando siamo stati convocati in fretta e furia per la comunicazione dell’avvenuta cessione.
I dipendenti del Centro per anni si sono sobbarcati carichi di lavoro ben oltre quelli previsti dal contratto nella speranza di poter tutelare il posto di lavoro e di restare all’interno di un gruppo consolidato come quello dell’Espresso. Ricordiamo che il Centro ha una storia trentennale che l’ha portato ad essere il polo di informazione leader nella regione Abruzzo. Ricordiamo altresì che dopo il terremoto dell’Aquila l’ingegner Carlo De Benedetti, Presidente onorario del Gruppo Espresso, si era speso personalmente, nelle due visite fatte nella redazione di Pescara, per garantire il futuro e la continuità del giornale. I giornalisti e i poligrafici si sentono traditi dopo trenta anni in cui hanno, da zero, lanciato e affermato il Centro in Abruzzo.
Viste le incertezze che coinvolgono i trenta giornalisti, i 35 poligrafici e le decine di collaboratori che da anni si impegnano per il confezionamento del prodotto, l’assemblea dei giornalisti e la Rsu all’unanimità hanno proclamato due giornate di sciopero, per oggi e domani. La stessa assemblea ha dato mandato al Cdr per un pacchetto di ulteriori tre giorni di sciopero da attuare con modalità e tempi da stabilire.
Ovviamente questa forma di protesta non è indirizzata al nuovo gruppo imprenditoriale che intende investire risorse sulle nostre professionalità.
Alla protesta aderiscono anche i giornalisti degli altri quotidiani locali del Gruppo Espresso (Finegil) e dell'Agl, Agenzia giornali locali.


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