Il Cicchetti della discordia. Opinioni a confronto

14 Settembre 2010   14:14  

Non si placano a L'Aqula le polemiche intorno alla nomina data come imminiente di Antonio Cicchietti a vice-commissario della ricostruzione.
A far discutere il curriculum di Antonio Cicchetti, 74 anni, gentiluomo di sua santità, dirigente dell'Università Sacro Cuore di Roma, presidente del centro sportivo Rio Forcella dell'Aquila. Un impreditore aquilano, si argomenta, legato a doppio filo agli ambienti vaticani, e con molti potenziali conflitti di interessi. Pesa poi una condanna a suo carico della Corte dei Conti relativa alla gestione della Perdonanza negli anni 2002-2003, ricordata per gli scandali giudiziari e spreco di denaro pubblico. Su questo aspetto insiste con particolare veemenza Rifondazione comunista.
Diverso il parere del Presidente e commissario Gianni Chiodi e del centrodestra: Cicchetti si sottolinea è un aquilano, è una persona competente e d'esperienza, che offrirà un prezioso supporto tecnico ed amministrativo che darà alla Struttura tecnica di missione maggiore efficienza. Il nuovo vice-commissario, si spiega, non sotrarrà competenze e perogative alle altre figure commissariali.
Ma a far discutere è anche la necessità o meno del comissariamento come governace della ricostruzione. Il potere sostiente ad esempio il consiglire regionale di Giuseppe Di Pangrazio, essere restituito agli amminitratori democraticamente eletti. Parere opposto per Ricardo Chiavaroli consigliere regionale del Pdl: la sfida della ricostruzione necessità di poteri e figure straordinarie.


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