Il Coisp: ''Iniziata la raccolta di firme contro il monumento a Carlo Giuliani''

05 Agosto 2013   13:33  

Ricevamo da Santino Li Calzi, segretario aquilano del sindacato di Polizia COISP e pubblichiamo. 

''E’ trascorsa appena una settimana, da quando il COISP aquilano, d’intesa con la Segreteria Nazionale, ha lanciato la campagna di sensibilizzazione nazionale, contro il monumento a ricordo di Carlo Giuliani, morto mentre con un estintore stava attaccando una camionetta dei Carabinieri.

L’iniziativa del Sindacato Indipendente di Polizia trova il consenso di molti cittadini i quali insorgono assieme al Coisp contro il monumento a Carlo Giuliano posizionato in piazza Alimonda a Genova.

In migliaia stanno firmando la petizione con un solo grido: “Rimuoverlo!”
“Inneggiare alla violenza, onorare i gesti di chi ha violato la legge e voluto imporsi sugli altri con la prepotenza aggredendo incolpevoli Appartenenti alle Forze dell’Ordine è una stortura intollerabile. E se le Istituzioni, in particolare quelle genovesi, fingono di non vedere o peggio danno il proprio assenso a quest’assurdo capovolgimento di ogni principio democratico, i cittadini non ci stanno.

La maggior parte di loro crede ancora fermamente nel rispetto delle regole e delle Istituzioni e, pur avendo i propri convincimenti e volendo magari cambiare le cose, rifiuta l’idea che si possa ricorrere alla violenza nascondendosi dietro a qualsiasi copertura, che sia il passamontagna di un no global o la sciarpa di un ultrà o il casco di un delinquente abituale.

Sono migliaia, in soli pochi giorni, quelli che ci hanno messo la faccia, chiedendo senza-se-e-senza-ma l’eliminazione dell’indegno tributo ad una persona che ha partecipato volontariamente e pervicacemente alla devastazione di una città ed all’aggressione senza precedenti alle Forze di Polizia”.

Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, commenta l’immediato e diffuso consenso registrato dopo la petizione lanciata dal COISP - Sindacato Indipendente di Polizia - per chiedere la rimozione del monumento in granito posizionato nei giardini di piazza Alimonda, a Genova - in occasione dell’ultimo anniversario degli scontri avvenuti durante il G8 del 2001 - in onore di Carlo Giuliani, il giovane manifestante che rimase tragicamente ucciso da un colpo di pistola partito dall’arma dell’allora ancor più giovane Carabiniere Mario Placanica, contro il quale il primo si stava scagliando imbracciando un estintore, nel pieno degli attacchi furiosi che riempivano ogni angolo della piazza in mezzo al fuoco dei mezzi dati alle fiamme dai black bloc che, impugnando ogni genere di arma impropria, circondavano il defender in cui Placanica era intrappolato. Lo stesso ex militare – che in seguito ha lasciato l’Arma dei Carabinieri – ha poi dovuto subire un interminabile iter giudiziario, in ogni grado e sede di giudizio, fino davanti alla Corte Europea, venendo sempre puntualmente ritenuto innocente avendo agito per legittima difesa. Dopo il posizionamento del cippo in granito, che ha sostituito una targa precedentemente collocata in piazza Alimonda sempre in memoria di Giuliani, il Coisp è insorto contro quella che ha definito un’iniziativa “che onora l’aggressione alle Forze dell’Ordine”, chiamando in causa le Istituzioni ed i Politici genovesi cui ha chiesto chiarimenti e spiegazioni, ma registrando solo un assordante silenzio.

Di qui l’idea di coinvolgere direttamente i cittadini, che già in 3.800 circa, da ogni angolo d’Italia ma anche, sorprendentemente, dall’estero, hanno condiviso l’indignazione verso “un gesto sconsiderato” firmando la petizione per la rimozione del monumento su
http://www.avaaz.org/it/petition/RIMUOVERE_il_monumento_dedicato_a_Genova_a_Carlo_Giuliani_Considerato_un_eroe_per_aver_commesso_fatti_gravissimi/

I numeri ci danno ragione – continua Santino Li Calzi Segretario del COISP aquilano - che ha provveduto alla registrazione della petizione on-line, in una settimana oltre alle già 3840 firme certificate vi sono state 150mila visualizzazioni della petizione, 2194 condivisioni su Facebook, 117 su Twitter ed oltre 171 email inviate.
Le firme raccolte sino ad ora – continua il segretario aquilano – sono state inviate stamani al Sindaco di Genova Dr Marco DORIA, al Presiente del Consiglio Comunale Dr Giorgio Guarello ed ha tutti i gruppi consiliari del Capoluogo Ligure.

“Non dubitavamo che la maggior parte delle persone la pensasse così - aggiunge Maccari -. Ma quello che non possiamo sopportare è che trovino spazio sempre e solo quei pochi che continuano a dare una versione distorta dei fatti, con strumentalizzazioni che hanno finalità niente affatto nobili e che vorrebbero far passare per lecite, per giuste ed addirittura per nobili azioni che non sono altro che reati e che non possono trovare giustificazioni in alcuna convinzione politica, sportiva, ecologista o quant’altro, senza farci scivolare tutti verso la barbarie più assoluta. Noi delle Forze dell’Ordine - insiste il Segretario del Coisp - non facciamo che vigilare, per un’intera esistenza, proteggendo chi voglia imporsi sugli altri con la forza e la violenza.

E’ un compito ingrato, duro e difficile, che ci mette costantemente di fronte a un lavoro titanico anche per migliorare il nostro modo di essere. Lo facciamo tra mille difficoltà, privazioni e sacrifici, venendo spesso calpestati nella nostra dimensione di uomini e donne comuni. Ma tutto possiamo sopportare fuorché un oltraggio talmente dichiarato ed al limite dell’apologia di reato, come la celebrazione da eroe riservata a chi è morto mentre e perché tentava di distruggere tutto, compresi i colleghi in servizio”.


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