Il Comitato Via dice si alla Filovia, lavori pronti a ripartire, comitati sul piede di guerra

13 Settembre 2013   09:47  

Il Comitato Via della Regione, ieri sera ha dato parere favorevole alla realizzazione della filovia a Pescara, indicando pero' alcune prescrizioni, come l'adeguamento del progetto in base alla normativa sui lavori pubblici in materia di barriere architettoniche e  il monitoraggio della qualità dell'aria e l'inquinamento acustico. 

Il Comune ha dunque convocato per lunedi' una riunione finalizzata proprio a parlare del completamento del primo lotto dell'intervento, tra il capoluogo adriatico e Montesilvano.

In quella occasione, annuncia l'assessore alla Mobilita' Berardino Fiorilli, con il presidente della Gtm (Gestione Trasporti Metropolitani) Michele Russo, sara' fissato il nuovo cronoprogramma e la data di ripresa del cantiere.

Inoltre saranno esaminate e valutate, dice sempre Fiorilli, le prescrizioni impartite dal Comitato Via, "con l'obiettivo di velocizzare al massimo l'intervento per la messa in esercizio dell'infrastruttura di cui Pescara ha un bisogno strategico, mentre ci prepariamo al secondo lotto delle opere per la prosecuzione verso sud del percorso riservato".

Sulla vicenda di Filo' e' intervenuto anche il presidente della Provincia Guerino Testa dicendo che "e' stato accumulato un ritardo non indifferente su un'opera finanziata venti anni fa, appaltata nel 2007 e con lavori iniziati nel 2009, pensata per migliorare i collegamenti, decongestionare il traffico e aiutare i cittadini a muoversi meglio su un percorso che e' nato proprio con questa vocazione. Conosco bene - aggiunge Testa - il problema dei ricorsi, che troppo spesso bloccano anche per lunghi periodi gli interventi relativi ad opere strategiche, e auspico pertanto che ci sia un utilizzo piu' assennato e ragionato delle carte bollate, che paralizzano - spesso inutilmente - l'attivita' degli enti e la realizzazione di opere attese ed utili per il territorio. Ora - conclude Testa - attendiamo la ripresa dei lavori e poi i lotti successivi, gia' finanziati.''

Pronti ad affilare le armi dopo la tregua anche i comitati che da anni si battono contro la realizazione dell'opera. Il conslgiere regionale del Prc Maurizio Acerbo in un comunicato stampa spiega quanto segue.

''Quella del comitato VIA di ieri è una decisione politica conseguenza delle pressioni fortissime della Giunta Regionale e del PDL.
Hanno messo una pezza a colori su un macroscopico pasticcio, una sanatoria di discutibile legittimità su una procedura irregolare.

Me lo aspettavo e da tempo ho messo in conto la prosecuzione della battaglia sul piano della giustizia amministrativa.

Credo che sia stata la prima volta che il comitato si sia riunito per un’intera giornata con un solo punto all’ordine del giorno.

Lo stesso comitato Via che, violando la normativa nazionale ed europea, decise che il progetto della filovia non andava sottoposto a Via ora esprime un parere favorevole sul progetto al termine di una procedura di esame che gli è stata imposta da magistratura e Unione Europea.

Non si capisce neanche bene quale procedura si sia conclusa e non si può parlare neanche di un parere favorevole perché più che altro hanno deciso di non sanzionare con la demolizione le opere già realizzate senza Via.

La cosa non mi stupisce e avevo preannunciato da tempo che la cosa sarebbe finita davanti al TAR.

Troppo forti erano le pressioni politiche come testimoniano le dichiarazioni del Presidente Chiodi, di Sospiri e la stessa presenza dell’assessore Carlo Masci alla seduta del comitato.

Lo testimonia anche la giravolta del rappresentante della Provincia che questa volta ha ingranato la retromarcia rispetto a quanto messo a verbale nella precedente seduta.

Non mi risulta che il nostro ordinamento preveda la VIA in sanatoria e al fine di evitare che questo diventi un pericolosissimo precedente continueremo la battaglia.

Intanto precisiamo una cosa: ogni ritardo nella realizzazione dell'opera è da attribuirsi a Regione, Comune e GTM.

Ricordo che nel 2001 il centrodestra ha annullato un appalto che con la stessa somma copriva più di 27 km di percorso per poi fare una nuova gara per meno di 8 spendendo la stessa cifra.

Per quanto riguarda l’attuale appalto sono stati la GTM, il rup Fabiani, la Balfour Beatty e il comitato via ad aggirare la normativa salvo poi doversi fermare perché magistratura ed Unione Europea hanno accolto i nostri rilievi.

Se ci sono costi derivanti dal fermo lavori (cosa sulla cui legittimità dubito assai) vanno messi a carico di chi ha cercato di aggirare la VIA.

 


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