Il G8 dell'Aquila visto dalla stampa estera

Bilanci e retroscena

11 Luglio 2009   13:43  

Bilanci e retroscena sulla stampa internazionale che, il giorno dopo la fine del G8, dedica ampio spazio al vertice dell'Aquila, così come alla visita del presidente Barack Obama a Benedetto XVI. In un'analisi economica del vertice, il francese LE FIGARO sottolinea uno dei retroscena del summit e titola "Al G8, il processo al dollaro ha oscurato i veri argomenti del dibattito". Nell'incipit l'articolo spiega che "non c'é G8, G20 o summit dei Paesi emergenti che non si chiuda con un processo alla moneta americana. Esasperate per il ruolo dominante del dollaro, la Cina e la Russia non perdono occasione per prendersela col sistema monetario ereditato da Bretton Woods". In Germania il quotidiano DIE WELT pubblica un editoriale dal titolo 'Il summit degli indecisi' e scrive: "Nel momento in cui sarebbe stato necessario combattere con urgenza i primi segni di protezionismo con una riaffermazione del libero scambio, il summit dell'Aquila è stato vago". Il DIE TAGESZEITUNG titola in prima pagina "G8 in rovina", con una grande immagine di macerie. Nell'articolo, il giornale berlinese di sinistra scrive: "L'incontro dei Paesi industrializzati nella regione terremotata italiana è stato l'ultimo dei suo genere, poiché i problemi del mondo non si possono più risolvere da soli". La FRANKFURTER ALLGEMEINE ZEITUNG dedica al vertice un box sul premier dal titolo: "Berlusconi, Berlusconi, Berlusconi". Il giornale scrive: "Non ci sono state nuove storie da scandalo, come avevano annunciato i quotidiani inglesi, invece (c'é stata) la lode del presidente Obama per l'organizzazione e l'andamento del vertice". In Spagna, EL PAIS evidenzia nel titolo che "Berlusconi esce indenne dal summit e annuncia che passerà il mese di agosto all'Aquila". L'articolo indica le parole di Barack Obama come la miglior sintesi del sentire generale: "L'ospitalità è stata straordinaria". Il che, secondo il giornale, vuol dire: "L'anfitrione sa ricevere i suoi ospiti". Poi l'articolo spiega che, in effetti, "tutto ha funzionato" e "Berlusconi non ha ricevuto una sola domanda compromettente in tre giorni. Forse perché la stampa ha rispettato la tregua richiesta dal presidente Giorgio Napolitano. Forse perché L'Aquila non era il luogo indicato". Tuttavia, si legge anche nell'articolo, aldilà del successo del summit e "delle pacche sulle spalle", dal punto di vista politico la realtà è differente e si cita la "freddezza di Obama durante la passeggiata tra le rovine" e la sua presa di posizione etica " nell'elogiare l'integrità di Giorgio Napolitano", che " sono chiari segnali di declino". E anche gli altri leader, salvo Gheddafi, "ora fedele amico a pagamento" e Mubarak, "un habitué di Villa Certosa" non si sono mostrati prodighi di elogi. Infine il britannico DAILY TELEGRAPH si sofferma sulle accuse di snobismo, rivolte alla first lady Carla Bruni-Sarkozy. "La moglie del presidente francese è stata criticata dalla stampa italiana uno snobismo sull'orlo della maleducazione, per aver ignorato il programma ufficiale del vertice". Tema ripreso anche da LE FIGARO che titola "Carla Bruni-Sarkozy sotto il fuoco delle critiche in Italia". Il quotidiano conservatore francese riporta la risposta dell'Eliseo: "La Bruni non ha partecipato né allo scorso G8 in Giappone né al G20 a Londra. Ha fatto un'eccezione per essere all'Aquila, a fianco delle vittime".


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