Il Mercatone Uno di Sambuceto è salvo, la bella notizia data dal vicepresidente Lolli

14 Gennaio 2016   16:23  

Il Mercatone Uno di Sambuceto è salvo e sta per riaprire. E' stato Giovanni Lolli, Vicepresidente della Regione Abruzzo, a comunicarlo telefonicamente in mattinata al Sindaco di San Giovanni Teatino, Luciano Marinucci.

Possono così tirare un sospiro di sollievo i dipendenti, in cassa integrazione da giugno 2015, del punto vendita di Sambuceto.

"Ho appena lasciato il tavolo del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) dove abbiamo ottenuto un grande risultato: Il Mercatone Uno di Sambuceto è stato inserito nel perimetro nazionale dell'azienda, - ha comunicato il vicepresidente Lolli al sindaco Marinucci - pertanto possiamo annunciare ai 37 lavoratori in cassa integrazione a zero ore dallo scorso mese di giugno, che lo stabilimento di Sambuceto rientra nel piano di ristrutturazione: è salvo e sta per riaprire. Determinante per questo risultato la forte coesione tra le istituzioni, parti sociali e lavoratori che ho sentito sempre molto vicini e compatti nel sostenere la mia azione presso il ministero. In Abruzzo siamo riusciti a salvare tutti e tre i punti vendita di Mercatone Uno (Scerne di Pineto, Colonnella e Sambuceto), tanti posti di lavori e importanti entrate per tante famiglie".

Molto soddisfatto il Sindaco Marinucci che  ha ringraziato Lolli commentando così la notizia: "Quando tutto sembrava perso e non ci fossero più speranze è stata premiata la tenacia di chi ci ha creduto fino alla fine ed ha avuto ragione. Per questo voglio ringraziare di cuore e a nome di tutti i lavoratori e le loro famiglie il Vicepresidente Lolli. Merito anche alla nostra determinazione e al lavoro di squadra di tutte le istituzioni. D'altronde dalla nostra parte c'erano anche i numeri del punto vendita di Sambuceto, tra i più importanti e sempre in attivo".

Lolli ha subito dopo telefonato a Bruno Di Federico della UIL TUCS che ha seguito quotidianamente la vertenza degli oltre 30 lavoratori del punto vendita a rischio chiusura, sin dalla richiesta di concordato preventivo al tribunale di Bologna e comunicata dall'azienda il 19 marzo 2015. Di Federico ha espresso: "soddisfazione per l'annuncio e apprezzamento per il lavoro del vicepresidente Lolli che ha rispettato un impegno difficile da mantenere e che non ha mai tradito la fiducia e le aspettative dei lavoratori".


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