Il Tar Annulla la convenzione con la Scuola Nazionale di Cinema, in fumo 550mila euro?

Riceviamo e pubblichiamo

09 Aprile 2013   07:48  

Il TAR Abruzzo con sentenza del 14 marzo annulla la Convenzione stipulata in pompa magna nelle sale della Regione Abruzzo nel 2011.

La convenzione stabiliva che regione con euro 300.000, provincia 25.000, comune 25.000 e ministero 200.000 contribuissero alla nascita a L'Aquila di una succursale della Scuola Nazionale di Cinema "Centro Sperimentale di Cinematografia" sostituendo di fatto l'attività svolta dall'Accademia dell'Immagine: vani gli sforzi di tutti coloro che il 21 aprile a Roma aderirono all'appello di Riccardo Milano e Paola Cortellesi a sostegno dell'Ente in difficoltà.

Oggi non sappiamo se la somma raccolta è stata spesa e come è stata spesa. Dal 2011 i soci fondatori Regione, Provincia, Comune e Istituto Cinematografico non eleggono un nuovo C.d.A. che stabilisca le cose da fare, per esempio come pagare tre mensilità dei 10 dipendenti in cassa integrazione da quattro anni (489,00 euro mese).

Per quattro lunghi anni l'unico pensiero di chi ha gestito, nell'«anonimato», le sorti dell'Accademia è stato quello di far pagare le colpe dei debiti di bilancio, un milioneduecentomila euro circa nel 2009, ai dipendenti che hanno avuto la colpa di sostenere, finchè è stato possibile, le sorti di un Ente che hanno contribuito a far crescere.

L'unico pensiero è stato quello di far assumere soltanto tre dipendenti dal Centro Sperimentale, Ente pubblico senza un regolare concorso e lasciare fuori gli altri dieci dipendenti in cassa integrazione. Tutto con il benestare dei "Soci fondatori" Enti pubblici che con il motto "io sono io e voi non siete un cazzo" hanno gestito, in barba alle regole, una situazione resa paradossale; non c'erano i fondi per far continuare l'attività dell'Accademia dell'Immagine (350.00,00 euro) ma oggi ci sono per finanziere il Centro Sperimentale (550.00,00 euro).

L'unico pensiero è quello di rifare il C.d.A. soltanto adesso che per lo stabile di proprietà dell'Accademia dell'Immagine, del valore di sei milioni di euro, è stato o si sta erogando il finanziamento per la ricostruzione.

L'unico pensiero, è evidente, non sono le sorti degli uomini e delle donne che hanno lavorato, insieme ai soci fondatori, per far crescere l'Accademia, ma sono il palazzo dell'Accademia ed il suo attuale valore, sono i poteri che pur di primeggiare passerebbero sopra ogni cosa, sono il disprezzo delle regole perpetrato dagli enti pubblici a discapito dei cittadini. Non c'è bisogno che vi ricordi che sopra ogni cosa c'è stato un terremoto che ha spezzato le vite di tante giovani vite, di aquilani e non aquilani, di uomini e donne per le quali queste mie parole perdono di forza e di significato.

(lettera firmata)


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore