Il Teatro comunale di Orsogna annuncia lo spettacolo “Le quattro stagioni”

Di Vivaldi si terrà ad Orsogna, sabato 20 dicembre 2014 alle 21

19 Dicembre 2014   12:14  

Si terrà questo sabato 20 dicembre 2014 alle ore 21 al Teatro Comunale di Orsogna lo spettacolo di danza ispirato a “Le quattro stagioni” di Antonio Vivaldi. Le quattro stagioni è il titolo con cui sono noti i primi quattro concerti per violino di Antonio Vivaldi: Il cimento dell'armonia e dell'inventione.

Costo del Biglietto € 8 Acquisto Biglietti

1. Martedi e Venerdi, 10:30 – 12:30

2. Martedi e Venerdi, 16:00 – 18:00

3.Il Giorno dello Spettacolo, da 2 ore prima dello spettacolo

Coreografia e regia: Antonio Minini

Musiche: Antonio Vivaldi

Disegno luci: Alessandro Toccaceli

Costumi: Minini Negozi e Sartoria per la danza/Haute Couture Nunzia Iodice

http://www.teatroorsogna.it/stagione-teatrale/le-stagioni-di-vivaldi/

Nota della regia

Il seno è la parte del corpo che meglio ci riconduce all’idea di donna in tutta la sua totalità: il seno da cibo ai neonati, il seno è una curva dolce che decora il busto di una donna, seno è sesso.

Vista la mia visione al femminile delle stagioni, ho pensato alla parte del corpo meglio raffigurante una donna. “Seno” è la stagione piùbella “Seno” è il mito moderno a cui il genere umano si può ispirare, per tornare aduna visione pura delle stagioni, dunque, della donna.

“Seno” è il mio dono a quelle quattro donne che mi hanno regalato stagione, dopo stagione, qualcosa da ricordare e da amare. “Seno” è ciò che è stato e che, purtroppo, non c’è più.

“Seno” è una visione, un ricordo, un regalo, un piccolo souvenir. Un profumo particolare a primavera, un nuovo amore d’estate, le migliori castagne d’autunno, quella grande nevicata in inverno. E’ donna. Quattro vecchie donne immortali, quattro divinità.

“Seno” è un mito. Cosa accadrebbe se queste quattro divinità incontrassero un uomo mortale? Le quattro stagioni sono divinità, che dal loro mondo giungono sulla terra e, una volta ciascuno, hanno la possibilità di incarnarsi in qualcosa di terreno e conoscere gli uomini.

“Seno” è la rappresentazione di segnali che giungono da qualcosa di straordinario, di sopraelevato. Con “Seno” si vuole tornare alla purezza della donna, diventata sempre più “oggetto” televisivo e dei media, capace di mettere in mostra solo corpo e poco cervello, sempre più soggetta a violenze assurde dentro e fuori le mura domestiche.

La donna è diventata un po’ vittima, un po’ carnefice del futuro triste che le spetta. E’ presente un ideale in cui la donna è vista come la cosa perfetta che Dio ha creato, ma che ora è disfatta e maltrattata. Le stagioni sembrano stanche, sfruttate. Come la donna dei nostri giorni.

“Seno” è un mito moderno. C’è un uomo e quattro donne diverse, ognuna rappresenta una stagione dell’anno, ognuna con una caratteristica diversa: la primavera, l’estate, l’autunno e l’inverno.

Ogni stagione è donna e divinità che ammalia l’uomo, ma solo una riesce a conquistarlo, perché è donna, mamma, sesso, divinità, amore, scelta… E’ Seno. Seno, sinceramente innamorata dell’uomo che l’ha scelta, decide di diventare una donna reale, non più divinità.

Veste i panni di donna fatta di carne e ossa, ma la realtà che le spetta è ben diversa da quella sognata. E’ la realtà che, ormai, ci circonda; quella realtà in cui la donna non è più considerata nobile divinità, ma oggetto di desiderio da prendere, lasciare o maltrattare quando lo si crede.


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