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Se la scienza non vuole o non può pronunciarsi, almeno la Giustizia è costretta a farlo, così si conclude una disputa tra un manager di una multinazionale finanziaria Innocente Marcolini e l'Inail.
Il primo aveva citato in giudizio l'Ente previdenziale per un nesso causale tra l'attività lavorativa del manager svolta prevalentemente al cellulare e l'insorgenza di un neurinoma del gaglio di Gassner, un tumore benigno al nervo trigemino.
Il manager lavorava almeno sei ore al giorno al cellulare e per 12 anni ha condotto questa vita, poi nel 2002 il ricovero d'urgenza per asportare e curare il tumore.
Ora Marcolini ha il viso semi-paralizzato e deve assumere farmaci anche a base di morfina per sopportare giornalmente il dolore che il tumore gli provoca.
La Cassazione ha così respinto l'istanza dell'Inail in Corte d'Appello e accettato la sentenza d'appello, così l'Inail ha riconosciuto l'80% d'invalidità al manager.
Il suo consiglio è quello di usare sempre l'auricolare: "Mai più senza auricolare o viva voce, il cellulare non va più appoggiato all'orecchio. Dovrebbero fare tutti così. I rischi sono troppo alti. Io ne so qualcosa".