Il comitato Adunata degli alpini commosso ricorda l'amico Luigi Vaccarelli

25 Luglio 2014   15:21  

La mente fa fatica a realizzare quello che è accaduto stamane e si rifiuta di capire e di giudicare.

Luigi Vaccarelli, l’alpino, l’amico, il parente, ha deciso di concludere la sua “marcia” terrena nel modo più atroce e per noi inspiegabile.

Mi suonano ancora nelle mente le sue ultime parole, lo rivedo stringere e portare in alto il Tricolore di 99 metri, rileggo i messaggi  di incoraggiamento che quasi quotidianamente mi inviava per “sostenermi” moralmente nell’impegno organizzativo, con la sua disponibilità e  l’entusiasmo nei giorni successivi alla “conquista” dell’Adunata a L’Aquila.

L’Adunata a L’Aquila... appunto. Per lui era un sogno che si stava finalmente per realizzare.

Non posso dimenticare quando da Presidente  sfilammo, uno a fianco all’altro, lui il “mio” alfiere con il Vessillo dell’ANA Sezione Abruzzi, alla testa degli alpini d’Abruzzo  nell’Adunata Nazionale Alpini del 1989 a Pescara.

Aspettava  gli Alpini d’Italia a L’Aquila, da sempre, per onorare la memoria di suo padre, il Mar. Magg. M.A.V.M. Giovanni  Vaccarelli, eroico alpino al quale è intitolato uno dei due Gruppi dell’Aquila.

In ogni raduno portava con commozione il cappello del padre e aspettava con ansia di mostralo con orgoglio anche all’ Adunata del prossimo maggio 2015.

Proprio l’altro giorno mi aveva confermato l’incondizionata e piena disponibilità a supportarmi nella preparazione e nella gestione della sede della segreteria del comitato organizzatore. 

Ero certo di poter contare sulla sua serietà, sull’impegno, sulla puntualità che l’avevano contraddistinto  in decenni di attività professionale nel laboratorio di analisi dell’ospedale aquilano.
  
Chi non ricorda Gigino con il camice bianco, nel laboratorio, aggirarsi  con gli immancabili occhiali per le corsie ospedaliere, chi non lo ricorda in prima linea in ogni manifestazione alpina per rendere onore alla Sua Città, ai valori alpini dei quali era orgogliosamente innamorato.

Ciao Gigino, sei andato avanti nel  Paradiso di Cantore, come diciamo noi alpini.

Sicuramente il prossimo maggio, il giorno della sfilata, nel momento in cui gli alpini d’Abruzzo marceranno nella nostra storica Adunata, TU ci sarai, nei nostri ricordi e nei nostri cuori. 

Ciao Gigino.

 


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