Il nuovo parroco chiude la cappella e nega il saluto al predecessore, i fedeli disertano la messa

28 Gennaio 2014   11:33  

Un parroco dai modi da "rottamatore" intendeva forse segnare un solco troppo netto rispetto al recentissimo passato, e con i suoi metodi ha ottenuto come unico risultato quello di scatenare il malcontento dei fedeli.

Fra' Massimiliano, insediatosi appena tre mesi addietro presso la chiesa di Santa Maria Assunta di Silvi, ha infatti preso alcune decisioni che non sono affatto piaciute ai fedeli della parrocchia, tanto che alla messa di domenica scorsa delle 11:30 c'era appena una manciata di persone: tutte le altre avevano disertato in massa la funzione religiosa.

Poco dopo il suo insediamento, in occasione della messa di Natale, il neo parroco aveva del resto espresso a chiare lettere l'intenzione di voler rottamare tutto ciò che i suoi predecessori avevano costruito. Intenzioni cui non avevano tardato a far seguito i fatti: passarono pochi giorni che, in effetti, fra' Massimiliano dispose l'immediata chiusura di una cappella appena costruita con i soldi dei fedeli, sostenendo ragioni di sicurezza.

Già dopo tale occasione iniziarono i primi segni di malcontento dei parrocchiani, alcuni dei quali chiesero un intervento dei superiori del prete, il quale non mancò di ironizzare sulla vicenda in occasione della messa dell'Epifania.

Il clima di scontento si è poi reso ancor più pesante dopo che fra' Massimiliano, domenica scorsa, ha negato ai fedeli il permesso di leggere un messaggio di addio per il suo predecessore, il 90enne padre Dioniso, improvvisamente trasferito ed a cui essi erano molto legati. Decisione che li ha gettati nello sconforto, ed ha convinto la grande maggioranza di loro a disertare la messa in segno di protesta.


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