Il nuovo spot della Arcuri, un gioiello di rara bruttezza

Quando il trash diventa un cult

23 Dicembre 2010   11:07  

'Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace' recita un vecchio adagio che sembra adattarsi a meraviglia all'ormai famosissimo spot con Manuela Arcuri. Troppo avventatamente definita come la pubblicità più brutta di sempre, sta inevece diventando un cult. Il trash, insomma, si trasforma in qualcosa di sublime. Praticamente è talmente orribile da diventare prezioso per la sua rarità.

Andiamo con ordine, però. Da alcune settimane le tre reti Rai stanno mandando in onda uno spot, promosso dalla Arcuri, in cui si invitano i telespettatori ad acquistare il nuovo libro di Alfonso Luigi Marra, "Il labirinto femminile". A quanto pare, lo scrittore calabrese non è nuovo all'utilizzo di tali stratagemmi promozionali per pubblicizzare le sue opere letterarie. Già qualche anno fa, infatti, imperversava uno spot (la testimonial era la figlia), per invitare a comprare "La storia di Giovanni e Margherita". Anche allora il risultato fu una comicità involontaria da risate a crepapelle.

La Manuelona nazionale recita con un'inespressività da Oscar, spingendo chi guarda all'improbabile acquisto dell'altrettanto improbabile romanzo definito "un'opera per liberare la coppia e la società dallo strategismo sentimentale che le tormenta e ha enormemente rallentato il cammino della civiltà". Visti i tanti attacchi ricevuti, Marra si è recentemente scagliato contro i suoi critici: "A coloro che, in questa cultura degli orifizi e delle strullate, si sperticano a definire lo spot di Arcuri il più brutto possibile, si può solo rispondere che la gelosia è il più umano dei sentimenti".

Bene o male, purchè se ne parli!

Francesco Balzano




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