Il post terremoto in audizione a Bruxelles. Gabrielli: "Ci trovammo davanti 67mila sfollati"

In diretta da Bruxelles l'audizione al Parlamento Europeo

26 Giugno 2013   14:59  

Si è appena conclusa la conferenza stampa prima dell'audizione al Parlamento Europeo dei rappresentati istituzionali della città e della Regione.

Da Bruxelles Luca Di Giacomantonio ha seguito in diretta la conferenza, ora conclusa.

E' ora in corso l'audizione dei rapprensentanti istituzionali sul tema "Risposta del fondo di solidarietà dell'Unione Europea per il terremoto in Abruzzo nel 2009".


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Sul tema il capo dipartimento della Protezione civile al tempo del terremoto, nel 2009, prefetto dell'Aquila Franco Gabrielli ha spiegato in conferenza stampa:

"Nel terremoto aquilano ci trovammo di fronte 30 mila edifici lesionati e 67mila sfollati, con una concentrazione, che distingue il terremoto aquilano da altri, esclusa l'irpina. Ad esempio le strutture provvisorie sono poco meno di 1000 in Emilia Romagna, perché il territorio ha riassorbito gli sfollati, cosa che non fu non possibile in Abruzzo, per la diffusione del danno.

In audizione ripeterò - ha spiegato Gabrielli-  un'esperienza personale da prefetto: feci un provvedimento di requisizione di alloggi, ma ne requisimmo 13 di 500 individuati, le case non potevano essere requisite o altre persone vi avevano trovato alloggio".  

L'esigenza di un intervento immediato e quella di sopportare i lunghi tempi della ricostruzione imponeva in quale modo di prendere in considerazione l'ipotesi delle strutture poi realizzate, ovvero il Progetto Case.

Il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente ha spiegato ai giornalisti che la tragedia aquilana "è la distruzione totale di una città con interland completa, con distruzione di circa l'80 % di abitazioni e la paralisi economia. Per mesi, oltre 70mila persone, rimasero in tendopoli o sulla costa, e la situazione attuale vede ancora 22 mìila persone ancora assistite nel progetto case e nei map nelle periferie, in oltre 64 centri abitati di cui è costituito il Comune dell'Aquila, e in alloggi con affitto pagato dai cittadini, e in case acquistati da Fondi di Capitali, ora L'Aquila non ha alloggi. I pochi disponibili hanno prezzi proibitivi". Ha poi fatto notare che "i proventi di eventuali, futuri affitti andranno solo a sostenere la manutenzione ordinaria e straordinaria annua per 7,5 milioni di euro".

Questi alcuni passaggi della conferenza stampa, prologo dell'audizione.

Oltre a Gabrielli e Cialente hanno parlato il presidente della regione Gianni Chiodi, che ha denunciato una "eccessiva lontananza" delle istituzioni comunitarie nel valutare alcuni fenomeni del post-sisma dell'Aquila, Crescenzio Rivellini che sarà relatore dell'audizione.

L'europarlamentare ha parlato dell'Aquila come di "una perla dell'Europa, una delle 20 città d'arte" e ha auspicato che "chi non è morto di terremoto non debba morire per colpa della burocrazia europea". 

L'audizionein corso è presieduta dalla tedesca Ingeborg Grassle, componente dell'ufficio di presidenza del gruppo Ppe.

Dall'Italia sono arrivati anche il capo dipartimento dei Vigili del fuoco Francesco Paolo Tronca e il presidente della Provincia dell'Aquila, Antonio Del Corvo.

Al tema dell'audizione Bruxelles risponderà con Ville Itala, l'europarlamentare finlandese responsabile della relazione della Corte dei Conti europea che lo scorso febbraio bocciò la vasta operazione immobiliare post-sisma del progetto C.a.s.e., accusando le autorità italiane di aver speso i quattrini comunitari per 4.450 alloggi che "non hanno risposto al bisogno della popolazione".

Criticità che, per fortuna, sono ritenute "infondate" dalla portavoce del commissario alle politiche regionali Johannes Hahn, ma l'iter è andato avanti e la Ue ha incaricato Rivellini di relazionare sull'argomento.

 

Da Bruxellles Luca Di Giacomantonio

In redazione Barbara Bologna

 

 


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