Il ritorno di De Patre in neroverde: "Qui per riconoscenza, sono convinto si possa far bene"

La dirigenza: "Di Meo? Decisione dolorosa ma necessaria"

14 Gennaio 2014   19:19  

Si avvertiva l'esigenza di cambiare per invertire un trend negativo e che forse, alla luce della gara contro la Vigor Lamezia, non prometteva di cambiare a breve, per cui si è reso necessario, in casa Chieti, l'avvicendamento in panchina tra Pino Di Meo e Tiziano De Patre.

Il tecnico di Notaresco conosce molto bene l'ambiente neroverde, essendo stato allenatore dei teatini lo scorso anno, ed è stato scelto dalla dirigenza con il preciso intento di raggiungere l'agognata permanenza nella Lega Pro unica della prossima stagione, obiettivo ribadito anche nella conferenza stampa che ne ha ufficializzato il ritorno.

"Si tratta di un ulteriore segnale, da parte della dirigenza, dell'intenzione di condurre questa squadra alla salvezza ed alla partecipazione alla Lega Pro unica. La scelta di cambiare è stata ben ponderata e valutata nei dettagli" - ha affermato il ds Sandro Federico nell'illustrare i motivi che hanno portato alla decisione di cambiare guida tecnica - "ed abbiamo deciso di affidarci a Tiziano De Patre poiché conosce bene l'ambiente e tanti ragazzi, oltre a possedere grande carisma e temperamento. Malgrado l'ottimo rapporto umano di noi tutti con mister Pino Di Meo, l'obiettivo finale è troppo importante, per cui abbiamo dovuto ragionare al di là dei sentimenti".

Il presidente Walter Bellia, subito dopo, ha preso la parola, ribadendo il concetto della necessità del cambiamento: "Ci tengo, anzitutto, a rivolgere un grande ringraziamento a mister Di Meo, che ha comunque svolto un buon lavoro a prescindere dai risultati. Con molto rammarico, ci siamo visti costretti a prendere questa decisione, ragionando a mente fredda, dopo avergli a caldo rinnovato la fiducia. Sempre a mente calda, ho forse offeso i tifosi, cui chiedo scusa, anche se credo che chi mi ha offeso dovrebbe fare altrettanto, poiché ritengo di aver fatto molto per il Chieti. In ogni caso, noi dobbiamo andare avanti con il progetto che ci siamo prefissati: vogliamo la Lega Pro unica, ce la meritiamo sia come città che come società. In questo momento, ci serviva qualcosa di nuovo, poiché la squadra si era appiattita e veniva da risultati che non ci davano ragione, ed è nostra intenzione guardare avanti e non più indietro".

"Conoscevo già mister De Patre" - ha poi aggiunto Bellia - "e già la scorsa estate lo avevo contattato. Sono contento del suo ritorno, poiché conosce bene questo ambiente: ovvio che poi sarà il campo a dare il responso, ma siamo convinti di aver fatto la scelta giusta. Logicamente da ora dobbiamo essere tutti uniti, e mi aspetto una reazione da parte dei giocatori".

Successivamente, è stata poi la volta di Tiziano De Patre, pronto a rimettersi in gioco dopo sei mesi di inattività, e soprattutto a tentare di cambiare la rotta della stagione: "Negli ultimi mesi sono andato molto per funghi e mi sono dedicato alle faccende di casa (ride, ndr), ma a parte gli scherzi sono sempre stato coerente rispetto alle mie scelte, decidendo di prendermi una pausa nonostante le offerte ricevute. Ora mi si presenta questa opportunità, che ho accettato anche per riconoscenza verso il presidente e la società intera, oltre che verso la città e la tifoseria, ritrovando pian piano motivazioni. Credo in questo gruppo, e ce la metterò tutta per raggiungere l'obiettivo. Non sarà sicuramente facile, ma sono convinto si possa far bene: il mio compito sarà tirare fuori il massimo dai ragazzi, e ce la metteremo tutta".

Occorrerà qualche giorno prima di potersi fare un'idea precisa di come far giocare la squadra: "Non posso ovviamente ancora avere una idea precisa, ma me la farò di giorno in giorno allenando i ragazzi quotidianamente. Molti li conosco, Terrenzio e Della Penna li ho allenati a Giulianova: credo che questo gruppo abbia dei valori, compito mio sarà tirarli fuori al massimo. Oggi ho diretto il primo allenamento, ed ho avuto modo di apprezzare lo spirito e la voglia di tutti, ed è già un'indicazione molto positiva. Il mio sistema di gioco? Non sono un integralista, mi baserò sulle caratteristiche dei ragazzi, quello che però posso dire è che potrei far giocare gli attaccanti un po' più vicini. La classifica non fa paura, il campionato è ancora lungo e può succedere di tutto".

Chiusura sugli eventuali sviluppi di calciomercato: "Di mercato voglio parlare il meno possibile, se ne occuperà la società. Ovviamente dirò la mia, ma la mia priorità è allenare, gli eventuali correttivi spettano alla dirigenza. Per quel che mi riguarda, ho comunque grande fiducia in questi ragazzi".

Lorenzo Ciccarelli


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