Il senatore Razzi: ''Non conosco la Costituzione, che volete, sono stato tanti anni all'estero''

23 Gennaio 2014   15:21  

Il un gustosissimo articolo sulla Stampa Mattia Feltri, racconta le reazioni degli onorevoli di Palazzo Madama alla proposta di abolizione del Senato.
Tra i protagonisti di un pezzo macchiettistico non poteva mancare l'onorevole di Forza Italia Antonio Razzi, nominato da Silvio Berlusconi, grazie al Porcellum, senatore in Abruzzo, e comunque votato da decine di migliaia di elettori abruzzesi di centro-destra.

Razzi arriva questa volta ad ammettere candidamente di non conoscere nemmeno la Costituzione italiana. Complimenti, a nome in partciolare di migliaia e migliaia  di giovani plurilaureati costretti ad emigrare o ridotti alla fame dai contratti di lavoro preari e intermittenti. 

A seguire un passaggio dell'articolo di Feltri:

''Ecco, se il concetto non fosse sufficientemente chiaro, abbiamo a disposizione un abbagliante nella notte come Antonio Razzi, un tempo dipietrista, poi nei Responsabili con Domenico Scilipoti, ora berlusconiano da spilla all’occhiello.

«Se è per combattere il debito pubblico, benvenga», dice.
Oddìo, per combattere il debito pubblico servirebbe qualcosina in più.
Ma lì Razzi un po’ d’amarezza la tira fuori:

«Sapete, quando uno è qui che lavora per il bene degli italiani, lasciare a metà dispiace».

È sicuro che il Senato servirebbe ancora, magari ridotto a un centinaio di eletti, «perché noi siamo anziani, e i saggi sono importanti. Controlleremmo il lavoro dei deputati che sono spesso giovani, inesperti, nemmeno conoscono la Costituzione... Vabbè, quella non la conosco nemmeno io...».

Ma come?

«Eh, sono stato tanti anni all’estero...».

 


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