Il sindaco Albore Mascia sui finanziamenti per la marineria

10 Dicembre 2012   19:11  

“L’approvazione del Decreto Sviluppo, all’interno del quale sono contenuti i finanziamenti destinati alla marineria di Pescara già approvati dal Senato e ora all’esame della Camera, deve avere massima priorità da parte del Governo e richiede un’assunzione di responsabilità da parte di tutti i nostri parlamentari, Pd e Pdl, che devono approvare la conversione del Decreto in legge prima dello scioglimento delle Camere.

In tal senso invierò domani una nota al Presidente Monti, ai Ministri Clini e Passera, al Presidente della Camera Fini e a tutti i parlamentari abruzzesi affinchè i reali problemi del territorio, sin qui mirabilmente affrontati al di là degli steccati di partito, non passino in secondo piano rispetto alla politica”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia al termine dell’incontro avuto oggi con una delegazione della marineria, che ha portato una lettera al sindaco Albore Mascia esprimendo le proprie preoccupazioni circa la possibilità di veder svanire all’improvviso quei 12 milioni di euro di finanziamenti, di cui 9milioni destinati al dragaggio del porto, 3milioni di euro per la marineria, dinanzi alle dimissioni del Premier Monti prima che il Decreto venga convertito in legge.

“E’ vero – ha detto il sindaco Albore Mascia – che gli ultimi avvenimenti romani ci hanno di nuovo gettato in un insostenibile clima di incertezza e nebulosità che lascia con il fiato sospeso non solo la marineria, ma anche le stesse Istituzioni locali: appena venerdì scorso avevamo espresso la nostra soddisfazione a fronte dell’approvazione del maxi-emendamento al Senato, un provvedimento bipartisan, con il quale si erano individuate quelle risorse vitali per Pescara, emendamento poi passato alla Camera dove comunque l’approvazione era scontata.

Ora c’è stata un’evoluzione della vicenda che continueremo a seguire con attenzione, ma cercando di avere voce in capitolo. Ovviamente la marineria oggi è tornata a chiedere la nostra attenzione e partecipazione per essere da stimolo nei confronti della politica romana. E io ho subito raccolto l’appello: già domani invierò una nota ufficiale al Presidente Monti, ai ministri Passera e Clini, al Presidente della Camera Fini e a tutti i nostri parlamentari per tornare a sottolineare loro il ‘caso’ del porto di Pescara, ricordando loro quanto sia importante che quel Decreto diventi legge prima dello scioglimento delle Camere per non ripiombare Pescara nella cupa disperazione, dopo un anno di attese e tribolazioni che hanno esasperato la marineria, ma anche le Istituzioni locali. Ora c’è bisogno di saper, ancora una volta, superare le esigenze della politica per occuparsi dei problemi concreti e pratici del territorio”.


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