Il sindaco del cratere: ''Pochi soldi, ha ragione Bertolaso, ci mettiamo 30 anni a ricostruire''

29 Gennaio 2013   08:02  

Per il 2013 il governo Monti ha sbloccato 800 milioni di euro per la ricostruzione dell'Aquila e 240 milioni per gli altri 56 comuni del cratere sismico. Molti o pochi, rispetto ai 6 miliardi stanziati per la ricostruzione dell'Emilia, o ai 17 impegnati per comprare i cacciabombardieri F35.

Nulla, spiega al nostro microfono il sindaco di Carapelle Calvisio Domenico Di Cesare.

Fatta la ripartizione dei fondi tra tutti i comuni del cratere Carapelle per fare un esempio potrà contare su circa di 1,2 milioni di euro, che basteranno per ricostruire solo due dei quaranta aggregati di case terremotate. Stessa drammatica situazione in quasi tutti gli altri comuni del cratere. 

Con questi ritmi e con questi soldi, insomma, bisognerà dare ragione a Guido Bertolaso che per la ricostruzione pronosticava, intercettato al telefono, la bellezza di 29 anni. 

Risulta oggi evidente, aggiunge amareggiato il sindaco, a nome di tanti suoi colleghi primi cittadini, che i piani di ricostruzione imposti dalla gestione commissariale del post-terremoto, sono inutili ed anzi dannosi. Ed hanno finora impedito a migliaia di terremotati di presentare il loro progetto.

 


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