Il sindaco di Sulmona Ranalli torna al Pd. Il commento di Mascitelli
IL sindaco di Sulmona Giuseppe Ranalli lasica l?Italia dei valori e ufficializza il suo ritorno nel Pd.
L'annuncio è venuto da facebook, sigillato da un post scritto dal segretario regionale del partito, Silvio Paolucci, che ha ringraziato Ranalli della sua decisione.
Il responsabile regionale dell’IDV Alfonso Mascitelli così commenta la notizia
“I partiti, secondo la nostra Costituzione, sono libere associazioni di cittadini e quindi ognuno sceglie liberamente la dimensione della sua partecipazione, ma la motivazione del Sindaco di Sulmona di aderire al PD per meglio salvaguardare il Tribunale di Sulmona e l’Ospedale la trovo particolarmente impegnativa, non per Ranalli ma per il PD”.
“Ho grande rispetto per il Sindaco di Sulmona, perché legittimato con la scelta migliore per ben due volte dai suoi concittadini, ma all’amico Peppino Ranalli ricordo due cose. La soppressione del Tribunale di Sulmona è avvenuta con la delega al Governo Monti, sostenuto con i voti di PD, PDL e UDC, che ha provveduto con Decreto Legislativo alla revisione della geografia giudiziaria.
Dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha respinto le giuste istanze a difesa del Tribunale, l’unico modo che resta per salvare la sede giudiziaria è che l’attuale Governo Letta, sostenuto con i voti di PD, PDL e UDC, cambi e modifichi in meglio l’atto Governativo. Interrogazioni ed Interpellanze, in questa fase avanzata, sono solo uno specchietto per le allodole.
Sull’ospedale, dopo lo smantellamento di fondamentali servizi denunciato anche da diverse associazioni e lo slittamento dei lavori importanti e non più rinviabili, previsti sia per la struttura esistente che quella nuova, è importante che nell’Atto Aziendale predisposto da Silveri e sottoposto al parere ed al controllo del Comitato ristretto dei sindaci, tra cui anche sindaci del PD, siano apposte nero su bianco le motivazioni di queste scelte scellerate che stanno danneggiando la sanità peligna e soprattutto il cronoprogramma, con la verifica puntuale della tabella di marcia, dei lavori per l’ospedale.
Se queste due condizioni dovessero verificarsi, insieme a Ranalli cambio anche io partito e mi iscrivo al PD”.
