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Il tendone di piazza Duomo: per oltre tre anni è stato uno dei simboli del post-terremoto aquilano. Uno dei pochi luoghi di incontro e di partecipazione politica, nel cuore ferito della città. Gestito dai cittadini uniti dell'Assemblea di piazza Duomo. Ieri il tendone è stato smontato.
E sono stati rimossi, cogliendo l'occasione anche la statua di marmo dell'artista Valter Di Carlo e il grande blocco di cemento detto ''il nido d'aquila'', per ora parcheggiati davanti al Comune, in attesa di decidere una nuova è più congeniale collocazione.
Il tendone sarà rimontato tra dieci giorni, ha garantito il sindaco: lo abbiamo smontato solo per far spazio alla enorme tenstruttura di Emergency che nel fine settimana celebrerà a L'Aquila il suo congresso nazionale.
Ieri sera però la piazza dopo anni è tornata vuota e aperta, sgombra dalle macerie e da strutture post-sismiche, eccezion fatta di un container dei vigili del fuoco.
E non pochi cittadini, basta navigare un pò sui fitti dibattiti che impreversano sui social network per averne contezza, vorrebbero che la piazza sgombra e vuota rimanga. Insomma: quelli dell'Assemblea cittadina si trovino un altro posto per svolgere le loro attività.
''La piazza - argomenta qualcuno - è di tutti, e se si parla di partecipazione allora dovremmo fare un referendum per decidere anche su quale spazio pubblico collocare il tendone''
Anche per il clima che si respira intorno alla vicenda i componenti dell'assemblea cittadina temono che la rimozione del tendone sarà definitiva. '' Siamo arrabbiati e delusi - attacca in una nota la portavoce dell'Assemblea Anna Pacifica Colasacco - dove prima c'era l'unico spazio pubblico del centro storico, ci sarà solo uno spazio vuoto e deserto. In quel tendone si dava spazio a tutti. Tentando l’ascolto e non assumendo posizione. Cercando di indurre il cittadino ad esprimersi e confrontarsi. Esercitando il difficile compito della democrazia. Ognuno era libero di vedere ciò che voleva in quel posto, perchè quel posto era di tutti. Ora il tendone è stato rimosso.
E aggiunge la Colasacco: ''A chi è stato tolto? Agli organizzatori dell’Assemblea, o ai cittadini? Sono certa che il Sindaco, con la sua azione, abbia fatto felici molti. Ha fatto felice chi nel tendone vedeva i terribili comunisti, chi vedeva gli anacronistici fascisti, chi gli imbelli moderati. Chi, in quel tendone, vedeva, in pratica, i cittadini.''