Rischio taglio indennità (IMA) alla "D'Annunzio", 400 dipendenti universitari minacciano proteste

Ultimatum al rettore Di Ilio ed al dg Del Vecchio

20 Gennaio 2014   10:24  

Colletti bianchi in rivolta presso l'Università "Gabriele D'Annunzio" di Chieti, dove giovedì prossimo è in programma la festa di inaugurazione dell'anno accademico 2013/14, che a questo punto corre il rischio di essere rovinata.

Il motivo del malcontento di circa 400 dipendenti del settore amministrativo dell'ateneo teatino-pescarese risiede nel mancato versamento di un'indennità di circa 280 euro mensili sulla busta paga di ciascuno di essi. Non proprio una cifra irrisoria, quindi, specie se considerata nel suo complesso.

L'indennità, denominata Ima, è una somma compensatoria prevista per i dipendenti di tutte le università italiane, ed a Chieti, caso unico, sarebbe a forte rischio taglio. Per scongiurare tale eventualità i dipendenti non hanno esitato a lanciare un vero e proprio ultimatum al rettore Carmine Di Ilio ed al dg Filippo Del Vecchio: se entro oggi l'ateneo non garantirà tale somma, la festa di inaugurazione del nuovo anno accademico sarà rovinata da slogan e striscioni di protesta.

Non sarebbe certo un toccasana per l'immagine della "D'Annunzio", dal momento che alla festa è prevista la consegna della "Minerva d'oro" ai noti giuristi Anthony Michael D'Aloisio e Nicola Occhiocupo, come accaduto in passato a personaggi del calibro del cardinale Joseph Ratzinger (prima che diventasse papa) e dello scienziato Albert Bruce Sabin, inventore dell'antipolio.

L'amministrazione ha tempo fino a stasera per sottoporre ai dipendenti una proposta trattabile, altrimenti giovedì sarà protesta.


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