Imprenditore di Casal di Principe arrestato a L'Aquila: indaga l'antimafia

11 Febbraio 2013   10:44  

Getta pesanti ombre sulla ricostruzione post-sismica l’arresto a L'Aquila con l'accusa di tentato omicidio, del costruttore di Casal di Principe, Fabio Monaco, 39 anni, considerato dagli investigatori della Dda di Napoli, persona contigua al clan camorristico dei Casalesi.

Nella sua abitazione è stata trovata una pistola calibro 9 con la matricola abrasa e con cinquanta proiettili, e quello che preoccupa è soprattutto il ruolo dell'impenditore alla luce delle accuse di vicinanza con un feroce clan camorristico che non può non essere interessato alla ricostruzione aquilana, visto che il suo core business è proprio l'edilizia e in particolare il movimento terra.

Monaco è accusato infatti di tentato omicidio nel 2001 di Francesco Panaro, detto ’o scagnato, esponente del gruppo criminale Cantiello-Tavoletta, contrapposto nella guerra di camorra, al famigerato clan dei Bidognetti.

Per guadagnarsi l'affiliazione al clan casalese Monaco avrebbe segnalato la presenza della vittima ai killer, avrebbe fatto come si dice in gergo da ''specchietto''.

Monaco, che ha iniziato a lavorare come muratore, negli anni successivi ha messo su una piccola impresa edile con la quale è sbarcato all’Aquila ottenendo qualche lavoro nella ricostruzione.

L'interrogatorio nel carcere aquilano Le costarelle, dove l'uomo è detenuto si svolgerà nelle prossime ore, a condurlo per rogatoria magistrati aquilani che poi riferiranno all’autorità giudiziaria di Napoli che ha in mano la delicatissima indagine.

Parallelamente i carabinieri puntano a individuare, mediante controllo chimico e balistico, la provenienza dell’arma, in particolare a chi sia stata sottratta, e se sia stata adoperata per commettere qualche delitto.  

 

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore