Imprenditore di Vasto interrompe lo sciopero della sete: sarà la Magistratura ad occuparsi del caso

Il legale: "le dichiarazioni della Provincia sono fuorvianti"

16 Ottobre 2013   10:03  

Ha interrotto la sciopero della fame e della sete ieri sera l'imprenditorte Massimo Tomeo, che vanta un credito di 120 mila euro a seguito di lavori di ristrutturazione di una scuola a Sulmona, effettuati nel 2011, per la Provinca dell'Aquila.

Tomeo chiede alla Provincia dell'Aquila soldi per quei lavori. La Provincia ha ribattuto, anche ai nostri microfoni, che il pagamento era dovuto all'ATI ed è stato espletato, è poi L'ATi che non ha pagato nesssuno.

Tomeo peròdeunciò però alla Provincia, prima ancora che l'ente pagasse l'ATI, presunte irregolarità nei lavori, e non presentò le quietanze di legge necessarie a ottenere il pagamento, tuttavia la Provincia pagò.

Tomeo è entrato in sciopero della fame, e, dopo l'intervento della stampa, il Presidente Del Corvo lo ha incontrato.

Dopo molti giorni di sciopero della fame Tomeo è statao ricoverato, e poi è tornato a compire un gesto ancora più estremo con lo sciopero della sete.

A spiegare le motivazioni dell'interruzione del logorante sciopero sono le parole del suo legale Emilia Tomeo:

"Occorre rilevare come il sig. Tomeo, ormai logorato fisicamente, con la sua protesta abbia ottenuto il massimo risultato conseguibile. Difatti, vi è stato il riconoscimento ufficiale, da parte della Provincia de L’Aquila, della sua posizione di Subappaltatore, prima sempre negata, nella vicenda relativa ai contratti di appalto tra la medesima Provincia e l’A.T.I. (F.IN. e COSMAN).

Inoltre, solo ed in seguito alla sua protesta, è stato possibile visionare ed estrarre copia dell’intera documentazione in possesso della stessa Provincia e relativa al suddetto appalto, la quale ha confermato la possibile presenza di ulteriori e gravi responsabilità tanto civili quanto penali dei soggetti coinvolti, responsabilità oggi interamente al vaglio della magistratura inquirente presso il Tribunale de L’Aquila.

A questo punto, il sig. Tomeo è fiducioso nell’operato della magistratura che condurrà sicuramente al riconoscimento dei suoi diritti tanto strenuamente difesi.

Per ciò che concerne, infine, le dichiarazioni rilasciate dalla Provincia, nel corso della protesta portata avanti dal sig. Tomeo, posso solo riferire che le stesse sono fuorvianti poiché non rappresentano quanto è realmente accaduto e sopravvenuto".

 


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