Imprese, Cresa, - 6,5% per quelle straniere in ultimi tre anni

30 Gennaio 2015   12:57  

In Abruzzo al 30 settembre 2014 le imprese artigiane attive guidate da imprenditori stranieri sono 4.039, cioe' circa un ottavo (12,3%) di quelle artigiane totali. E' quanto risulta dalle elaborazioni effettuate dal Cresa sulla banca dati Stockview del sistema informativo Infocamere che riporta i dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio.

Le imprese artigiane straniere si concentrano in particolare nella provincia di Teramo (35,9%) e in misura inferiore nelle altre (Chieti: 26,1%; Pescara: 19,3%; L'Aquila: 18,1%). Teramo emerge anche per il maggior peso delle imprese straniere sul totale delle artigiane (17,3%), mentre nelle altre province esso risulta inferiore alla media regionale (Chieti: 11,3%; L'Aquila: 10,2%; Pescara: 10,1%).

A livello regionale quasi la meta' (49,5%) degli imprenditori artigiani stranieri opera nelle costruzioni, poco meno di un quarto (21,6%) nelle attivita' manifatturiere e circa un ottavo (12,4%) nelle altre attivita' di servizi.

A livello territoriale emergono le situazioni diversificate dell'Aquila dove le imprese artigiane straniere operanti nelle costruzioni superano il 67%, di Teramo dove il 31,3% svolge attivita' manifatturiere e Pescara dove il 16,3% svolge altre attivita' di servizi.

Nel dettaglio dei singoli settori il peso delle imprese straniere sul totale delle artigiane premia non solo le costruzioni (16,5%) ma anche altri settori che non emergono in termini assoluti, quali la fornitura di acqua e gestione di reti fognarie e rifiuti, il noleggio e le agenzie di viaggio, l'alloggio e la ristorazione, per i quali risulta superiore alla media (rispettivamente 15,7%, 14,5% e 12,2%). Riguardo alla forma giuridica, la quasi totalita' delle imprese artigiane straniere e' costituita come impresa individuale (92,4%), peso sensibilmente maggiore di quanto accade tra le imprese artigiane totali (79,3%).

Tra le imprese straniere il peso delle ditte individuali risulta particolarmente elevato nell'agricoltura, sanita' e attivita' artistiche dove ne costituisce la totalita' e nelle costruzioni, nel trasporto e magazzinaggio, nelle attivita' professionali, nel noleggio e nelle altre attivita' di servizi dove rappresentano una percentuale superiore alla media.

A livello territoriale non si osservano particolari differenze considerando che in tutte le province le imprese straniere individuali costituiscono circa il 92% di quelle straniere, ad eccezione della provincia di Pescara dove non arrivano al 91%.

Considerando gli ultimi tre anni si nota che rispetto al 30 settembre 2011 al calo dell'8,7% riscontrato tra le imprese artigiane attive abruzzesi si e' affiancata una diminuzione minore delle imprese artigiane gestite da stranieri (-6,5%), a differenza di quanto rilevato a livello nazionale da Unioncamere che per le imprese registrate straniere ha registrato un certo aumento (+1,2%).

A livello di singoli settori emergono il commercio, l'alloggio e ristorazione, l'informazione e comunicazione e il noleggio per i quali, al contrario, si nota un aumento delle imprese straniere (rispettivamente +4,6%, +6,8%, +15,8%, +10,7%).

A maggior dettaglio territoriale - afferma il Cresa - si nota che tutte le province vedono diminuire le imprese artigiane sia totali che straniere, ma queste ultime calano meno che nella media regionale solo a Pescara (-1,8%) e a Chieti (-4,1%).


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