In consiglio regionale proposta di legge per ridurre il numero dei dirigenti e il loro compenso

31 Ottobre 2013   15:50  

Analizzando i dati della Corte Dei Conti si rileva come per i dirigenti della Regione Abruzzo si registra un aumento della spesa del +23,28%, in controtendenza rispetto ala spesa realtiva i dipendenti.

Insomma i dirigenti, che percepiscono un compenso medio di 8mila euro al mese lordi, continuano a godere di ricchi premi di produzione, difesi a spada tratta dai sindacati. 

I dipendenti invece che guadagnao in media 1200 euro neti vedono erodersi il loro salario.

I dirigenti in Regione lo ricordiamo sono 108, uno ogni 15 dipendenti, e inutili sono stati finora i tentativi di ridurne il numero, da molti considerato abnorme e ingiustificato.

Sula scorta di questi dati il consigliere regionale Maurzio Acverbo ha oggi illustrato un progetto di legge con cui si intende ridurre il numero dei dirigenti, e le loro retribuzioni..

A seguire il suo comunicato stampa:

''Abbiamo presentato una proposta di legge che interviene su oggettive posizioni di privilegio.

Che i dipendenti regionali subiscano le conseguenze di “riforme di facciata” come l’assorbimento del personale di enti e agenzie soppresse è un dato certo.

Che invece i dirigenti regionali abbiano beneficiato di super-premi è altrettanto certo.

Quando Rifondazione Comunista e altri esponenti dell’opposizione denunciarono questo scandalo dei super-premi ci risposero che si trattava di cosa contestabile ma obbligata nell’attuale quadro normativo.

L’assessore Carpineta disse che questo trattamento così munifico verso i dirigenti «era obbligato dalle leggi e dal contratto collettivo nazionale di lavoro vigenti». «Non c'è stata nessuna scelta politica nella quantificazione delle risorse per il fondo destinato al risultato», disse ancora Carpineta, «ma la pura e doverosa applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro».

Dopo aver approfondito la normativa di altre regioni, ci è sembrato necessario supplire alla negligenza della Giunta Chiodi che non ha predisposto alcuna norma.

Per questo abbiamo predisposto il progetto di legge intitolato "Razionalizzazione spese per il personale".

Una riforma a costo zero che interviene su un autentico scandalo e nel segno dell’equità: meno premi ai dirigenti per recuperare salario accessorio per i dipendenti.

Non vi è nulla di anti-meritocratico nelle norme proposte in quanto trattasi di “superpremi” che finora si sono aggiunti alle altre voci retributive dei dirigenti: la nostra proposta di legge interviene contro un discutibile egualitarismo dei privilegiati per cui sono state distribuite finora tra i dirigenti le risorse rinvenienti dalla diminuzione del loro numero.

A seguire la proposta di legge e la replica del Direr, il sindacato dei dirigenti, che replica fornendo una versione dei fatti ben diversa da quella di Maurizio Acerbo.

 

 

 

 


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