In tribunale con l'auto blu, accusa di peculato per Catarra

Parte oggi il processo per "Teramo Lavoro"

06 Maggio 2014   12:30  

E' notizia recente di come il governo Renzi abbia deciso di avviare una politica all'insegna dei tagli delle spese ritenute inutili, mettendo persino all'asta numerose auto blu.

Non può dunque non far discutere, in tale contesto, la vicenda in cui risulterebbe coinvolto il presidente della Provincia di Teramo Valter Catarra, che lo scorso 13 novembre, in occasione dell'udienza preliminare nell'ambito dell'inchiesta "Teramo Lavoro" si sarebbe recato presso il tribunale a bordo dell'auto blu di servizio.

In conseguenza della presentazione di un esposto presso la Procura con allegate alcune foto dell'auto parcheggiata presso il tribunale con tanto di autista, Catarra risulta ora indagato con l'accusa di peculato. Proprio nei giorni scorsi, il sostituto procuratore ha delegato le indagini alla polizia giudiziaria.

Al termine dell'udienza dello scorso 13 novembre, tra l'altro, il presidente della Provincia fu rinviato a giudizio insieme all'ex amministratore della società in house Venanzio Cretarola e all'ex direttore del personale della società Salvatore Lagatta, attuale sindaco di Bussi sul Tirino.

Il processo avrà inizio quest'oggi: le accuse per Catarra sono di abuso d'ufficio (insieme ad entrambi gli altri imputati) e truffa e faso (insieme al solo Cretarola), mentre Cretarola dovrà rispondere anche dell'accusa di peculato. La Provincia ha deciso di costituirsi parte civile nel procedimento.

La vicenda verte principalmente intorno all'utlilizzo che la società "Teramo Lavoro" avrebbe fatto del fondo sociale europeo (Fse) relativamente soprattutto alla nomina dell'ex amministratore Cretarola a coordinatore del progetto, che secondo l'accusa sarebbe avvenuta in maniera irregolare, senza selezione pubblica ed avrebbe comportato la retribuzione di Cretarola "con 42mila euro a valore sui fondi Fse".


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