Incendi, le guardie WWF scoprono un focolaio di ritorno e evitano che ripartano le fiamme

05 Settembre 2017   11:48  

L’emergenza incendi volge al termine, grazie anche al peggioramento delle condizioni meteo, ma l’allarme non potrà essere considerato concluso almeno per qualche altra settimana. Il violento attacco sferrato alle montagne d’Abruzzo, insieme ai roghi accidentali (causati da fiamme imprudentemente accese e sfuggite al controllo, da mozziconi lanciati dai finestrini, ecc. e spesso favoriti da controlli insufficienti), sta mettendo a durissima prova l’intera regione. «Tra qualche giorno il WWF – annuncia il delegato regionale Luciano Di Tizio - presenterà i dati complessivi del disastro, elaborati per noi dal presidente di WWF Abruzzo Montano Walter Delle Coste. Mi preme intanto ringraziare i nostri volontari che hanno collaborato a vario titolo alla mobilitazione generale di questi giorni, da quelli dell’Oasi Gole del Sagittario che hanno organizzato con il Comune e con tanti cittadini di buona volontà turni di vigilanza, alle nostre guardie ambientali che stanno agendo da sentinelle nei territori protetti e non solo».

In ossequio al protocollo d’intesa firmato a livello nazionale dall’Associazione con l’Arma dei carabinieri e in accordo con il ten. col. Clara D’Arcangelo, comandante del Reparto CC del Parco Nazionale della Majella, le guardie volontarie del WWF sono infatti impegnate da alcuni giorni nella vigilanza del territorio. Un servizio di prevenzione anti-incendio che si è rivelato particolarmente utile nella serata di sabato scorso: un gruppo di guardie giurate guidato da Denis Del Villano (che è anche responsabile regionale di WWF Young), in servizio all’interno del Parco, ha individuato un focolaio di ritorno riacceso dal forte vento consentendo l’immediato intervento della protezione civile di Caramanico che l’ha rapidamente spento. Sul posto è accorsa anche l’assessore comunale Rita Silvaggi che ha ringraziato i volontari WWF per la loro preziosa attività.

«Ci stiamo muovendo in piccoli gruppi – commenta il coordinatore regionale delle guardie WWF Claudio Allegrino – proprio per coprire quanto più possibile il territorio, sia per individuare eventuali focolai, come è accaduto ieri l’altro a Caramanico, sia per segnalare eventuali movimenti sospetti alle forze dell’ordine: la battaglia contro la piaga dei criminali incendiari si combatte anche con la vigilanza, fatta in silenzio giorno dopo giorno nei campi e nei boschi, lontano dai riflettori. L’attività di controllo svolta dal WWF è preziosa in tutti i campi, dal bracconaggio all’abbandono dei rifiuti, dalle verifiche sui fiumi alle attività di avvistamento incendi: invitiamo chi vuole avviare un percorso per diventare guardia WWF a contattare la nostra delegazione regionale (abruzzo@wwf.it)».


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