Incendio Adria Gomme,sindaco di Sulmona emette ordinanza divieto di consumo di frutta e verdura

25 Luglio 2014   21:06  

 Vietato il consumo di frutta e prodotti vegetali coltivati su terreni posti fino a 500 metri dallo stabilimento Adria, a Sulmona, in provincia dell'Aquila. Lo stabilisce un'ordinanza del sindaco, Peppino Ranalli. Il provvedimento segue l'esito dei risultati delle analisi svolte dall'Arta che esclude il rischio diossina anche se i valori di inquinanti riscontrati in aria risultano al di sopra della norma nei pressi del capannone Adria.

No rischio diossina - Scongiurato il rischio diossina ma l'attenzione sul possibile inquinamento ambientale resta alta. E' quanto emerge dal tavolo convocato d'urgenza per questa mattina dal Prefetto Francesco Alecci sugli effetti provocati dall'incendio che si è sviluppato all'interno dello stabilimento Adria di Sulmona. I valori di inquinanti riscontrati in aria dall'Arta pur escludendo il danno ambientale per Pratola, dove sono nella media, risultano al di sopra della norma nei pressi del capannone Adria, a Sulmona. La zona degli accertamenti sarà comunque estesa. Inoltre mancano ancora le analisi sui terreni. Nel frattempo la Regione ha sospeso l'attività lavorativa dell'Adria, mentre si comincia a pensare a come bonificare l'area. "Per vedere come e quando muoverci - spiega il vice sindaco di Pratola, Costantino Cianfaglione, reduce dall'incontro con il Prefetto - ci incontreremo la prossima settimana. Si deve fare in fretta certo, ma soprattutto si deve fare bene per evitare che situazioni del genere possano ripetersi. La guardia da parte nostra, continua a restare alta".

Procura ipotizza disastro ambientale  - La procura di Sulmona ha aperto due inchieste parallele sul rogo di pneumatici esausti che ha interessato nei giorni scorsi lo stabilimento Adria di Sulmona, liberando nell'aria residui di gomma incandescente e polveri sottili. Alla prima avviata dopo l'incendio della scorsa settimana in cui si ipotizza il reato di incendio doloso se n'è aggiunta un'altra per disastro ambientale. Si teme infatti, che l'enorme nube nera che ha invaso l'intera Valle Peligna e non solo, abbia potuto provocare l'inquinamento della catena alimentare. Entrambe le inchieste, per il momento sono contro ignoti. Intanto il Prefetto dell'Aquila Francesco Alecci, ha convocato per questa mattina un tavolo di crisi sulla vicenda, per coordinare l'intervento di tutte le Istituzioni interessate in modo da garantire alla popolazione un'informazione corretta sui comportamenti da adottare.

 


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