Incendio Chieti, PD: "Asl e Prefettura chiesero a Di Primio di attivarsi per discarica"

La replica del sindaco: "Tutti Soloni"

30 Giugno 2015   12:58  

Continuano le polemiche e le accuse in merito all'incendio che, nella notte tra domenica e lunedì, ha distrutto la discarica abusiva di Colle Marcone, rischiando di sprigionare una vera e propria bomba ecologica.

Le accuse, stavolta, giungono dal PD teatino, che ha posto l'attenzione su due lettere, risalenti rispettivamente al marzo ed all'aprile 2014, che la Asl prima e la Prefettura avrebbero scritto al sindaco Umberto Di Primio, sostenendo che fosse "indispensabile procedere alla messa in sicurezza dell'area", paventando a quanto sembra anche "il rischio di un incendio".

Le missive sarebbero state inviate dopo un sopralluogo dell'Asl, sollecitata dalla Prefettura a seguito della segnalazione di un privato cittadino nel febbraio 2014, che di fatto riportò la vicenda all'attenzione delle autorità.

Secondo il PD cittadino, in ogni caso, la richiesta di messa in sicurezza non avrebbe avuto seguito alcuno. Il consigliere Alessandro Marzoli ha anzi voluto sottolimenare come "ciò è avvenuto nonostante una campagna elettorale in cui l'amministrazione si vantava dell'attenzione riservata all'ambiente".

Non si è fatta attendere la replica del sindaco Di Primio, che ha affermato che "è troppo facile fare i Soloni dopo, mi chiedo come mai loro nel 2009 non si siano costitutiti parte civile al processo. Ho il dovere di capire cosa è successo, ma di certo non potevo evitare l'azione di un piromane o di qualcuno che intendeva cancellare prove".


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