Incendio Megadiscarica Chieti, Il WWF: “L’ennesimo rogo annunciato di rifiuti” - FOTO DELLO SCANDALO

29 Giugno 2015   07:40  

Denunciamo dagli incendi del 2008 il fatto che l’ARTA non ha reperibilità nei giorni festivi. La sicurezza dei cittadini non può essere affidata alla buona volontà degli operatori

“Non contiamo più gli incendi delle discariche, abusive e non, innescati quasi tutti nella notte tra sabato e domenica o comunque in giornate festive, quando l’ARTA non ha reperibilità ed è più difficile scoprire che cosa esattamente stia bruciando e quali sostanze siano presenti nei fumi.

Non li contiamo più – dichiara Nicoletta Di Francesco, presidente del WWF Chieti-Pescara - perché ci rendiamo conto che è inutile farlo visto che quel che è accaduto in passato non è servito a nulla, neppure come esperienza per favorire una gestione responsabile e più efficace delle emergenze.

Eppure c’era da aspettarselo. La discarica, già sequestrata nel 2009, è tornata al centro dell’attenzione qualche giorno fa grazie a una serie di articoli partiti come scoop giornalistico e che hanno forse innescato una reazione che prima o poi avrebbe rischiato di… finire in fiamme, come ci insegnano esperienze passate e come è puntualmente avvenuto.

C’è da aggiungere, problema su problema, che i Vigili del Fuoco – lo sappiamo con certezza perché due guardie volontarie WWF erano sul posto – hanno avuto seri problemi per avvicinarsi al rogo a causa della strada da tempo bloccata da una frana.

La responsabilità è anche di chi non si è più interessato in questi anni e dopo le recenti segnalazioni sulla presenza di quel deposito illegale, degli amministratori che non sono intervenuti né per il ripristino della strada né per la bonifica del territorio. Il sindaco, primo responsabile della tutela della salute della comunità, che cosa ha fatto? Si è interessato del problema?

Dal 2008, quando ci furono ripetuti incendi in Val Pescara, il WWF denuncia la mancata reperibilità dell’ARTA nei giorni festivi: i tecnici che intervengono lo fanno a titolo di volontariato. Ma è assurdo che la sicurezza dei cittadini debba essere affidata soltanto alla buona volontà degli operatori.

Leggiamo le dichiarazioni del sindaco di Chieti su facebook alle ore 13.32. Tra l’altro si legge: i tecnici dell'ARTA hanno fatto la campionatura dei materiali bruciati nella discarica; fra qualche ora ci daranno la risposta. Ma allora ci chiediamo: L’ARTA non ha mezzi per rilevare gli analiti dei fumi come negli anni passati? La miscela aereo dispersa di cui è intrisa l’aria (basta passeggiare in via Ferri) contiene diossine prodotti pericolosi dell’azoto, dello zolfo e altre sostanze chimiche nocive per la salute? Sapremo a breve dove ricadranno?

 

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Posted by www.abruzzo24ore.tv on Domenica 28 giugno 2015

È comunque gravissimo che le informazioni ai cittadini arrivino con tempi inconcepibilmente lunghi: eventuali ordinanze di divieto hanno bisogno del supporto di dati certi, ma il principio di precauzione imporrebbe di dare consigli (ad esempio quello di tenere le finestre chiuse e di non mangiare eventuali alimenti esposti ai fumi) in pochi minuti e non a distanza di molte ore dal fatto ”.

Infine vorremmo sapere se il Comune di Chieti ha un piano per gestire le emergenze?


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