Incendio a Montereale, la Forestale ad evitare comportamenti pericolosi

Incendio a Montereale 12 forestali delle stazioni di L'Aquila, Montereale e del Nucleo Operativo Speciale del Comando regionale di L'Aquila sono intervenuti su un incendio di interfaccia originatosi da un tetto in fiamme di una casa di San Giovanni Paganica di Montereale che si estendeva sul bosco.

I vigili del fuoco intervenuti con 5 uomini a terra e con il supporto di un loro elicottero hanno chiesto l'intervento del CFS per domande le fiamme che interessavano il bosco.

I forestali giunti sul posto hanno iniziato a contenere le fiamme verso le abitazioni e il direttore delle operazioni di spegnimento (DOS) ha fatto alzare in volo l'elicottero del CFS da Preturo. Dopo 25 sganci di acqua da parte dell'elicottero e del lavoro delle squadre a terra l'incendio è stato spento nel tardo pomeriggio.

Ingenti i danni al bosco che è stato percorso dalle fiamme per circa 5 ettari.

Comportamenti pericolosi da evitare durante il periodo di massima pericolosità per gli incendi boschivi: non abbandonare mozziconi di sigarette e fiammiferi in quanto cadendo su residui vegetali o erba secca possono provocare l'innesco del fuoco alimentato anche dal vento;

pratica di attività agricole e forestali vietate nel periodo estivo quali  bruciare stoppie e potature vegetali poiché il più delle volte le superfici agricole e gli incolti sono contigue alle aree boscate;

altri,comportamenti vietati sono: non gettare  rifiuti come carta e plastica all'interno del bosco poiché  facilmente infiammabili;

evitare l' accensione di razzi e petardi.

Limitare l'accensione dei fuochi in montagna solo nelle aree attrezzate; prestare attenzione all'utilizzo di macchinari agricoli con organi rotanti che al contatto  con il terreno possono produrre fiamme libere e scintille;

vietato ai conduttori di autovetture munite di marmitte catalitiche di parcheggiare sui prati o nei boschi.

Sanzione penale per incendio su boschi selve o foreste o vivai forestali destinati  a rimboschimento proprio o altrui cagionato per colpa da 1 a 5 anni di reclusione.

Aggravante se deriva pericolo per le aree protette o edifici le pene sono aumentate della metà.