Incendio autobus a Chieti, sigilli al mezzo. Ipotesi di incendio colposo

08 Maggio 2015   11:09  

Un rogo improvviso, che grazie alla lucidità del conducente nel far scendere per tempo tutti i passeggeri non ha avuto alcuna tragica conseguenza, ma sul quale andrà comunque fatta luce.

Il pm ha infatti disposto il sequestro dell'autobus che due giorni fa, in via Olivieri a Chieti, è andato a fuoco nel mezzo del traffico cittadino, coinvolgendo anche altre vetture parcheggiate nei pressi. In tale contesto, il sequestro è da considerarsi un atto dovuto ed inevitabile, al pari dell'inchiesta appena avviata dalla magistratura, che ha ipotizzato il reato di incendio colposo.

Al momento non risultano esserci indagati, in ogni caso la squadra mobile teatina sta già cercando di individuare eventuali responsabilità, negligenze o imperizie di sorta. Sulle prime si era ipotizzato il surriscaldamento della turbina come causa del rogo.

L'azienda di trasporti Satam, proprietaria del mezzo, si è da subito messa a disposizione degli inquirenti, ed ha dichiarato che l'autobus, di servizio sulla tratta extraurbana Chieti-San Giovanni Teatino-Pescara, era stato sottoposto a revisione nel luglio dello scorso anno, come da regolamento che impone tale prassi a cadenza annuale


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