Inchiesta Ato pescarese, processo rinviato a ottobre

18 Febbraio 2014   13:26  

 Ancora un rinvio,questa volta a causa dello sciopero degli avvocati, per il processo davanti al Tribunale collegiale di Pescara riguardante l'inchiesta sul cosiddetto "partito dell'acqua" che si sarebbe creato in Abruzzo nell'ambito dell'Ato numero 4 pescarese, che conta tra i 12 imputati l'ex presidente dell'Ato Giorgio D'Ambrosio, l'ex sindaco di Montesilvano (Pescara) Pasquale Cordoma, l'ex sindaco di Francavilla (Chieti) Roberto Angelucci, entrambi ex componenti del cda Ato; il professore Luigi Panzone.

La prossima udienza e' stata fissata al 7 ottobre 2014. In quell'occasione saranno ascoltati i testi del pm Valentina D'Agostino.

Gli imputati devono rispondere, a vario titolo, di peculato, corruzione, abuso d'ufficio, falsita' materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, falsita' ideologica, distruzione di documenti, truffa ai danni dello Stato e in violazione dell'articolo 97 della Costituzione.

I fatti si riferiscono al periodo tra il 2003 e il mese di dicembre 2007. Nel mirino del pm un utilizzo improprio delle risorse economiche e strutturali dell'Ato per fini propri. Il presidente D'Ambrosio, ad esempio, e' accusato di aver usato l'auto dell'ente per assolvere ai propri impegni politici a Roma, dove si recava in qualita' di parlamentare, con spese a totale carico dell'Ato per cio' che riguarda benzina-telepass e numerose multe al Codice della Strada.

D'Ambrosio e' anche accusato di aver comprato la laurea in Economia e Management con la complicita' del professore Luigi Panzone.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore