Inchiesta Il Vate, la procura chiede rinvio a giudizio per De Fanis e Zingariello

03 Marzo 2015   17:03  

La procura di Pescara ha presentato la richiesta di rinvio a giudizio a carico dell'ex assessore regionale alla cultura, Luigi De Fanis, e della sua ex segretaria, Lucia Zingariello, nell'ambito dell'inchiesta su presunte tangenti e cultura, denominata "Il Vate".

La richiesta riguarda anche Ermanno Falone, rappresentante legale dell'associazione "Abruzzo Antico"; Rosa Giammarco, responsabile dell'Agenzia per la Promozione Culturale della Regione Abruzzo; Rocco Masci, 47 anni, originario di Ripa Teatina (Chieti), presidente dell'associazione "Ars Associazione Culturale Musicale"; l'imprenditore Antonio Di Domenica, 42 anni, originario di Atessa (Chieti).

E' stata invece stralciata la posizione dell'imprenditore pescarese Diego Paolini, 35 anni, in quanto ha chiesto l'applicazione dell'istituto della messa alla prova, cioe' la sospensione del procedimento e l'affidamento ai servizi sociali.

Il pm titolare dell'inchiesta, Giuseppe Bellelli, ha dato parere favorevole a tale richiesta.

Il procedimento della procura pescarese mira a far luce sulle modalita' di erogazione dei contributi regionali in base alla legge regionale n.43/73 che disciplina l'organizzazione, l'adesione, e la partecipazione a convegni, ed altre manifestazioni culturali.

I reati contestati, a vario titolo, sono concussione, induzione indebita a dare o promettere utilita', truffa, peculato, abuso, falso in atto pubblico, corruzione, tentata induzione a dare o promettere utilita'.

Le indagini, condotte dal Corpo Forestale dello Stato, guidato dal commissario Annamaria Angelozzi, hanno preso il via dalla denuncia dell'imprenditore dello spettacolo Andrea Mascitti.

Per questa vicenda l'ex assessore De Fanis ha trascorso quattro mesi agli arresti domiciliari. Ora tocca al gip fissare la data dell'udienza preliminare. 


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