Inchiesta appalti ricostruzione, ricorso bocciato per Bianchini. L'ingegnere resta in cella

Da supervisore dei cantieri avrebbe vessato maestranze

25 Luglio 2014   10:18  

Resta in carcere Michele Bianchini, l'ingegnere avezzanese tra i principali indagati nell'ambito dell'inchiesta della Procura aquilana su presunte infiltrazioni camorristiche negli appalti della ricostruzione post sisma.

Il Tribunale del Riesame, dopo una breve camera di consiglio della giuria, ha infatti bocciato il ricorso in cui si chiedeva la scarcerazione di Bianchini, detenuto da circa un mese in quanto accusato di aver concorso, nella veste di supervisore dei cantieri, al reclutamento delle maestranze contribuendo a un trattamento al di fuori dalle norme sul lavoro, contraddistinto sempre secondo l'accusa da gravi vessazioni.

Gli avvocati dell'ingegnere avezzanese nel corso dell'udienza hanno sostenuto che egli, in quanto supervisore dei cantieri, si limitava a tale incarico e non poteva sapere nulla di eventuali presunte vessazioni sugli operai.

Tre giorni fa, invece, nell'ambito dell'inchiesta su presunte tangenti negli appalti per i beni culturali, il Riesame aveva disposto la revoca dei domiciliari per l'ex vice commissario per la ricostruzione Luciano Marchetti, sostenendo non ci sia stata alcuna corruzione.


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