Inchiesta stralcio Commissione grandi Rischi: legali Bertolaso chiedono rinvio undienza

Filippo Dinacci, legale di Guido Bertolaso, indagato nel procedimento connesso all’inchiesta principale sulla riunione della commissione Grandi rischi, ha presentato una richiesta di rinvio dell’incidente probatorio previsto per il 10 ottobre prossimo.

Un passaggio dell'inchiesta considerato decisivo per chiarire se i componenti dell' ex-commissione Grandi rischi, condannati in primo grado, rilasciarono le dichiarazioni rassicuranti perchè indotti a farlo dal capo della Protezione civile Guido Bertoaso.

Il giudice Picuti aveva chiesto l’archiviazione del procedimento a carico di Bertolaso, per l'assenza di prove di tali pressioni.

A seguito però della pubblicazione di nuove intercettazioni, il giudice Romano Gargarella, dopo aver valutato le dichiarazioni del capo della protezione civile, ha dato il via libera ad ulteriori accertamenti che dovranno concludersi entro il 31 dicembre di quest’anno.

Per l’ex capo della Protezione Civile è stato ipotizzato il reato di cooperazione in omicidio colposo (art 113 c.p).

Per l'accusa insomma non fu la Commissione Grandi Rischi a fornire alla Protezione Civile i dati scientifici e le nozioni per tutelare al meglio la vita delle persone, ma fu la Protezione Civile a predeterminare e ad imporre contenuto e obiettivi della riunione alla Commissione Grandi Rischi, che si riunì a l’Aquila al solo fine di “fare una cosa mediatica”.

Nell'udienza di cui si chiede lo slittamento sarà chiamato a testimoniare l’ottantenne Giuseppe Zamberletti, ex ministro ed ex capo della Protezione civile, che secondo l'avvocato Colagrande che assiste assiste una parte civile, potrebbe dichiarare cose utili per pesare la responsabilità dell’unico sospettato di questo procedimento.

In aula per l'udienza torneranno anche i condannati al processo Grandi Rischi ex commissione Grandi rischi: Franco Barberi, Enzo Boschi, Gian Michele Calvi, Bernardo De Bernardinis, Mauro Dolce, Claudio Eva, Giulio Selvaggi.

Tra le presunte prove dell'accusa la telefonata tra Bertolaso e Daniela Stasi del 30.3.2009: in cui Bertolaso dice:

''si e deciso di fare una riunione lì a L’Aquila …in modo da zittire subito qualsiasi imbecille, placare … li faccio venire a L’Aquila, è una operazione mediatica… loro che sono i massimi esperti in terremoti diranno: lezione normale, sono fenomeni che si verificano, meglio che ci siano cento scosse di scala 4 Richter piuttosto che il silenzio, perché cento scosse servono a liberare energia, e non ci sarà mai la scossa quella che fa male, hai capito !?…''