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Possibile punto di svolta nella complessa inchiesta della Procura dell'Aquila relativa agli appalti sospetti per il restauro post sisma di alcune chiese del capoluogo.
La chiave dell'intricata vicenda potrebbe trovarsi nel lascito di un sacerdote, monsignor Renzo Narduzzi, cui in prossimità della morte a causa di una breve malattia sarebbe stata falsificata e retrodatato l'atto stesso. Questo, almeno, è ciò che l'imprenditore Nunzio Massimo Vinci sosteneva nel corso di una conversarione intercettata, asserendo di averlo "quasi accompagnato con la mano a firmare...quindi...la Curia sa...che ha questo problema...mentre un mese e mezzo fa...non ce lo aveva..".
Secondo i magistrati titolari dell'inchiesta, del resto, Vinci, arrestato nell'ambito delle indagini ed in carcere come misura cautelare, avrebbe operato al fine di ottenere scritture private "ad hoc" al fine di ottenere l'appalto per il restauro della chiesa di Santa Maria Paganica e della relativa canonica. Questa ed altre scritture private sospette tra imprenditori e parroci sono già al vaglio della Procura, anche nella speranza di ricostruire eventuiali movimenti di denaro.
Nel contesto dell'assegnazione dell'appalto per santa Maria Paganica, oltretutto, come annotato dal gip nell'ordinanza custodiale, "emergono la figura di Luciano Marchetti e di Alessandra Mancinelli". Da quel che trapela, emergerebbe un rapporto quasi simbiotico tra i due, rispettivamente l’ex vicecommissario per la ricostruzione dei Beni culturali e funzionaria della Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici per l’Abruzzo.
Fu Marchetti, come traspare dagli atti del procedimento, a nominare la Mancinelli, il 10 maggio 2009, all'interno della struttura tecnico-amministrativa "con incarico di segretaria", confermato prima fino al 26 ottobre 2009 e poi fino al 31 dicembre 2012, anche se a marzo 2012 la struttura è stata soppressa. la Mancinelli è rientrata in servizio il 2 aprile 2012 alla Soprintendenza di via San Basilio per poi accedere, su richiesta di Magani, sia alla Direzione regionale di Villa Gioia sia alla Soprintendenza.
A marzo 2013, poi, sempre Magani chiese ed ottenne di avvalersi della Mancinelli come esperto preposto alla gestione delle commissioni di gara, coordinamento e logistica, incarico con cui avrebbe di fatto preso in mano gli appalti della Direzione regionale.
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