Incidenti Pescara-Milan, la Questura nega gravi disordini

"La partita di ieri si é svolta in un'atmosfera sostanzialmente tranquilla, durante l'arco della quale a noi non risulta siano avvenuti episodi di violenza, ad esclusione delle vetrine infrante di un ristorante presso lo stadio prima dell'inizio dell'incontro".

Secondo la Questura di Pescara, quindi, l'atmosfera registrata ieri presso lo stadio Adriatico dalle forze di polizia in occasione della gara Pescara-Milan é stata nel complesso di ordinaria amministrazione, ben lontana dallo scenario di guerriglia urbana descritto da un sostenitore rossonero, vittima insieme al fratello e ad un altro amico di aggressioni verbali e fisiche ad opera di ultras pescaresi in un bar nelle immediate vicinanze dello stadio. Senza dimenticare come gli organi di informazione, nella serata di ieri, avessero diffuso la notizia dell'arresto di due tifosi biancazzurri trovati in possesso di una grossa catena di ferro e due bombe carta al momento dei controlli per entrare in curva.

"Se si escludono le vetrine infrante del ristorante ed i consueti improperi verbali tra le opposte tifoserie, che hanno luogo in quasi ogni gara, a noi non é arrivata alcuna segnalazione a proposito di scontri fisici", precisa un portavoce della Questura, che di seguito tiene a sottolineare come "il servizio garantito per la gara era assolutamente adeguato, sulla base delle segnalazioni dell'Osservatorio del Viminale, che riteneva la partita a basso rischio per l'ordine pubblico, come del resto dimostrato anche dall'assenza di qualsiasi tensione sugli spalti, dove pescaresi e milanisti hanno assistito all'incontro di fatto fianco a fianco, senza nette divisioni".

Il Pescara Calcio, dal canto suo, chiarisce come "la responsabilità della società, che fa comunque il possibile per contribuire alla prevenzione di episodi di inciviltà, é limitata a quanto può accadere all'interno dell'impianto", dichiarando altresì di non poter far nulla per quanto accade al di fuori di esso.

Unico risultato di tutto ciò, a parte lo 0-4 subito dalla squadra biancazzurra in campo, sono gli ennesimi spiacevoli avvenimenti che di certo non favoriscono il ritorno di famiglie e sportivi negli stadi italiani, che vedono una sempre minore affluenza di spettatori.

Lorenzo Ciccarelli